HANDANOVIC 6,5 - Immobile cerca di piazzarla due volte nei primi 20 minuti, lui si allunga e gli dice no. Col senno di poi, sono due interventi decisivi perché l'Inter non capitola subito e si tiene in corsa per il secondo tempo trionfale. Bene anche nella ripresa quando chiude a chiave il primo palo.

D'AMBROSIO 7 - Pronti via ed è subito decisivo, respingendo un tiro a botta sicura di Milinkovic-Savic e ripetendosi poco dopo su Felipe Anderson. Lo spirito è quello del guerriero, aggredisce la partita e a tratti veste i panni del trascinatore proletario, strappando consensi. Il cross dritto sulla testa di Icardi è degno del miglior Candreva.

MURILLO 6,5 - Timido e qualche volta fuori tempo nel primo tempo, diventa invalicabile nella ripresa. E non è che i laziali non lo puntino palla al piede. Una bella serata, in un colpo solo spazza via tutte le perplessità raccolte nelle ultime settimane e può andare alla pausa con belle sensazioni.

MIRANDA 7 - Un gigante. Fa da balia sia a Murillo sia ad Ansaldi, chiude ovunque sia possibile e guida la difesa con ordine soprattutto all'inizio quando la Lazio dà l'idea di poter colpire in qualsiasi momento. Punto di riferimento assoluto per i compagni, un Everest per gli avversari.

ANSALDI 5,5 - Felipe Anderson cazzeggia per larghi tratti del match, poi si accende e gli fa vedere i fantasmi che neanche Ebenizer Scrooge in 'Christmas Carol'. Per sua fortuna Miranda non lo lascia mai solo e insieme tengono il brasiliano a bada. Non brillante in fase di spinta, esce perché ammonito (DAL 63' NAGATOMO 6 - Tiene bene la posizione e aiuta sulle iniziative di Keita. Si toglie lo sfizio di pennellare un cross da fondo campo col sinistro. E' Natale anche per lui).

BROZOVIC 7 - A tratti tarantolato, va in pressing per recuperare ogni pallone che gira nella sua zona e si conferma un tuttofare a centrocampo, dove lo spirito d'iniziativa non lo abbandona mai. Nella ripresa è meno appariscente, ma bada estremamente al sodo ed è sempre in appoggio quando c'è da far girare il pallone. Un mostro di continuità.

KONDOGBIA 7 - Azzecca le prime giocate ed entra nel tunnel della fiducia, quella che storicamente gli volta le spalle. Bada al sodo, si concede qualche giocata elegante ma non esagera mai. Esattamente quello che ci si aspetta da chi recita una parte talmente delicata. Sempre presente e ordinato al punto giusto: promosso.

CANDREVA 6,5 - Non è un pezzo di ghiaccio e si vede a occhio nudo che sente molto questa partita, così come lo toccano i fischi dei suoi ex tifosi, forse inattesi. Ne consegue una prestazione al di sotto delle sue potenzialità, per tutto il primo tempo gioca quasi bloccato e gli manca lo spunto oltre l'ordinario. Dopo il gol di Banega, si scrolla di dosso il nervosismo e inizia a giocare la sua partita (DALL'85' GABRIEL BARBOSA SV).

BANEGA 6,5 - Si diceva che gli manca il tiro da fuori. Poi, alla 18esima giornata, dopo un primo tempo nebbioso, piega le mani a Marchetti e cambia la partita dell'Inter. Alla portata principale aggiunge anche il contorno di un assist a Icardi, nella perfetta esecuzione di quanto provato ad Appiano. Esce stremato, tra gli applausi (DAL 74' PALACIO 6 - Poco tempo per mettersi in mostra, aiuta la squadra a salire per tenere il pallone distante da Handanovic)

PERISIC 6 - Come molti dei suoi compagni, veleggia tra il mediocre e l'appena sufficiente per tutto il primo tempo. Meglio nella ripresa, quando qualche giocata delle sue in surplace va a buon fine. Non riesce a creare la solita superiorità numerica a sinistra, però rispetto a Reggio Emilia si guadagna la pagnotta.

ICARDI 7,5 - Gigioneggia per tutto il primo tempo in cerca di sé stesso e sembra avviarsi all'ennesima prestazione al ribasso. Poi D'Ambrosio sgancia in area un pallone equilibrato e l'argentino vi si avventa come uno squalo assetato di sangue. Poco dopo si ripete culminando al meglio uno schema. Ma la giocata più bella si infrange sulla traversa.

ALL. PIOLI 7 - Non arrivasse il gol di Banega in avvio di ripresa forse parleremmo di un'altra serata difficile. Però questa è la conferma del fatto che tra le mani abbia un enorme potenziale solo a tratti espresso. Ha il merito di dare una sveglia ai suoi durante l'intervallo e di vincere la scommessa Kondogbia. In serate come queste c'è da credergli quando parla di rimonte.


LAZIO: Marchetti 5, Basta 6, De Vrij 5,5, Wallace 5,5, Patric 5,5 (dal 59' Keita 6), Parolo 6, Biglia 5,5 (dall'83' Cataldi sv), Milinkovic-Savic 6, Felipe Anderson 6, Immobile 6, Lulic 5,5 (dal 72' Lombardi 6). All. Inzaghi 5,5


ARBITRO: MAZZOLENI 5,5 - Resta forti dubbi su due contatti in area biancoceleste ai danni di Icardi nella ripresa. In almeno un'occasione avrebbe potuto intervenire in modo risoluto. Per il resto, qualche peccato veniale. 

ASSISTENTI: Crispo 6 - Posado 6 

ASSISTENTI ADDIZIONALI: Rocchi 5,5 - Guida 6

Sezione: Pagelle / Data: Mer 21 dicembre 2016 alle 22:42
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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