HANDANOVIC 6 - Di sale sul gol dello 0-1, è decisivo quando chiude ad Anderson lo specchio della porta negandogli il raddoppio. Deve ringraziare Parolo che manda alle stelle una sua respinta difettosa su Hoedt. Il rigore di Biglia è oggettivamente imprendibile.

D'AMBROSIO 5,5 - Il gol del vantaggio biancoceleste nasce da una sua uscita fuori tempo sul pallone. Non brilla particolarmente in entrambe le fasi, perché sulle fasce Inzaghi ha eretto una buona opposizione negando facili sovrapposizioni. E il terzino ne risente.

MIRANDA 4,5 - Grave l'errore che manda Felipe Anderson a tu per tu con Handanovic, e non è l'unica imprecisione della sua serata. Bravo in molte circostanze, appare insicuro in altre, quasi irriconoscibile. L'ultimo atto della sua partita è l'ennesimo svarione che procura rigore per la Lazio ed espulsione per lui. La peggiore versione di Miranda da quando è in Italia.

MURILLO 6,5 - Il migliore tra i suoi. Attento e concentrato, deve darsi da fare anche sui passaggi a vuoto inaspettati di Miranda. Acrobatico quando serve, anche durante l'inferiorità numerica sa come rendersi utile. Sfiora il gol di testa, l'avrebbe meritato.

ANSALDI 5 - Si fa fregare da Felipe Anderson in occasione del vantaggio. Troppe volte, perché troppo alto, il brasiliano gli prende il tempo o si trova clamorosamente solo. Mostra cose discrete davanti senza arrivare mai al dunque (DAL 57' MEDEL  6 - Fa il suo dovere di perno della difesa a tre d'emergenza, anche in situazioni complesse).

BROZOVIC 5,5 - Stavolta la sua disinvoltura si ritorce contro la squadra. Prova a costruire gioco, svaria molto a centrocampo ma perde una vagonata di palloni, alcuni dei quali si trasformano in pericolosi contropiede. Soffre l'assenza al suo fianco dell'equilibratore Gagliardini, ma il croato ci mette del suo. Il gol della speranza non lo salva dall'insufficenza.

KONDOGBIA 5,5 - Senza dubbio tra i più propositivi e reattivi, soprattutto nel primo tempo. Gioca con calma, cerca di sprecare meno palloni possibili e fa valere il fisico. Il problema che lo riguarda è tattico: se l'Inter concede tanti contropiede è anche perché lui, che dovrebbe essere l'interditore, agisce in posizione troppo avanzata. Peccato per il palo scheggiato, ma soprattutto per il tacco inutile che aziona il contropiede del rigore.

CANDREVA 5,5 - Tanti, troppi palloni in mezzo dove il solo Palacio è vittima dei centimetri avversari e può ben poco. Quando prova ad accentrarsi, magari nella speranza di trovare spazio perla conclusione, pecca di convinzione e cincischia facendosi rimontare dal muro ospite. Si sbatte nella ripresa, quando gli tocca arare tutta la fascia.

BANEGA 5,5 - Fulcro della manovra offensiva, non toglie la gamba e alza la testa subito sperando nei movimenti dei compagni. A volte tende a ingolfarsi tra le maglie biancocelesti sperando di uscirne integro e rallenta il gioco perdendo più di un tempo. Di certo Pioli non è soddisfatto e lo lascia in panchina all'intervallo (DAL 46' JOAO MARIO 5,5 - Non riesce a trovare il suo posto nell'andamento della partita. Prova a metterci qualità ma è una serata da sciabole più che da fioretto).

PERISIC 6 - Gioca al tiro a bersaglio con Ansaldi, colpendo più maglie celesti possibile al momento di crossare. Tra i più vivaci, gli manca l'attimo vincente per concretizzare le idee che gli frullano in testa però quanto meno nella ripresa, con la squadra in dieci, è la principale spina nel fianco biancoceleste. Suo l'assist a Brozovic.

PALACIO 5,5 - Agendo da prima punta ha poche opportunità per cercare la porta, schiacciato come un sandwich tra Hoedt e De Vrij. Si sbatte e le prende, cercando di sfruttare il suo senso tattico per guadagnare metri di campo. Il problema è che i compagni lo cercano con cross in mezzo, complicandogli la vita (DAL 46' ICARDI 6 - La sua presenza in area di rigore è utile anche se francamente non ha mai la palla buona. Una la sfiora quando sarebbe bastato un centimetro per metterla in rete, un'altra di testa gli viene sporcata in corner. Però l'Inter col suo ingresso cambia volto).

ALL. PIOLI 5,5 - Fino all'espulsione di Miranda si rivede l'Inter sbilanciata e monotematica di De Boer. La scelta di puntare su Palacio non paga, non foss'altro perché l'attacco si riduce soprattutto a inutili cross in mezzo. Paradossalmente in dieci arriva la scossa, ma è l'approccio iniziale che non va bene.


LAZIO: Marchetti 6, Patric 6, Hoedt 6,5, De Vrij 6,5, Radu 5,5, Parolo 6, Biglia 6,5, Murgia 6 (dal 77' Wallace sv), Felipe Anderson 6 (dal 74' Milinkovic-Savic 5,5), Immobile 6, Lulic 6 (dal 74' Lukaku 5,5). All. Inzaghi 6,5


ARBITRO: GUIDA 5,5 - Dubbi sul rigore che spacca in due la partita: Immobile si lascia cadere troppo facilmente appena Miranda lo tocca. Forse la presenza dell'arbitro di porta l'avrebbe aiutato. Tende ad ammonire troppo a orecchio, segno di mancanza di controllo della gara. Perché solo 4 minuti di recupero?

ASSISTENTI: Meli 6 - Cariolato 5,5

Sezione: Pagelle / Data: Mar 31 gennaio 2017 alle 22:45
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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