HANDANOVIC 6 – La solita sicurezza, attento nelle poche volte in cui viene chiamato in causa. Sul gol segnato da Lasagna non può nulla.

MONTOYA 5,5 – Rilanciato a sorpresa da Mancini, lo spagnolo appare volitivo al punto da tentare qualche sgroppata. Poi però perde progressivamente il controllo. DAL 76’ NAGATOMO 5,5 – Non garantisce lo sprint necessario a destra. E l'azione della rete del Carpi nasce da un suo peccato originale. 

MURILLO 6 – Inizia il match senza la compagnia del fido Miranda, inizialmente deve fare i conti con Mbakogu, l’elemento più effervescente della formazione biancorossa. Qualche affanno ma anche chiusure dignitose. 

JUAN JESUS 5,5  – Rischia il patatrac contro Mbakogu che lancia in porta con un disimpegno goffo. Quando il nigeriano lo punta va in affanno. Cresce col passare dei minuti ma nell'azione del gol del pareggio ha delle colpe.

TELLES 6 – In avanti, come di consueto, si propone in maniera a tratti anche interessante, ma quando il Carpi prende terreno si perde un po’. DAL 46’ MIRANDA 6 – Mancini decide di giocarsi la prima parte della ripresa con la difesa a tre. L’esperto brasiliano alterna qualche leggerezza ad altre chiusure provvidenziali.

PERISIC 7 – Fa capire da subito di essere in forma, visto che i primi pericoli verso la porta di Belec li porta lui. Deciso al punto giusto, su tutte le azioni pericolose c’è la sua firma. E’ l’unico che accende costantemente la luce in avanti.

FELIPE MELO 6,5 – Rispolverato dal primo minuto dopo oltre un mese di box di punizione, disciplina il centrocampo mettendo le pezze opportune quando serve.   E rischia anche di timbrare il cartellino del gol.

BROZOVIC 6 – Inizia col freno a mano tirato, poi progredisce e prova a fare il fulcro della manovra. Poi si dedica al lavoro di gestione.

LJAJIC 5,5 – Giostra senza tregua cercando il varco vincente, ma spesso pecca in lucidità ed egoismo.

PALACIO 6,5 – La velocità magari latita, ma l’intelligenza tattica rimane innata in lui. Il gol ne esalta  opportunismo e senso della posizione, solo un balzo di Belec gli nega il bis. Importante anche il suo contributo nell’altra fase. DALL’84 JOVETIC SV

ICARDI 5 – Solita giornata di sportellate con la difesa e di palloni col contagocce, su di lui ci sarebbe anche un episodio alquanto dubbio di contatto in area. Prova anche ad aprire varchi, ma un pallone servito sul piatto d’argento come quello servito da Perisic non si può sciupare in quel modo, visto anche il prezzo pagato.

ALLENATORE: MANCINI 5,5 – Cambia spesso il vestito alla squadra, variando tre moduli in novanta minuti. La sua squadra gira a percentuali da record assoluto di possesso palla ma fatica troppo a piazzare il colpo vincente, e alla fine paga con la doccia gelata del gol di Lasagna.

CARPI:  Belec 6; Zaccardo 5, Romagnoli 6,5, Suagher 5,5, Pasciuti 5;  Crimi 5,5, Bianco 5,5, Martinho 6 (73’ Di Gaudio 6), Letizia 5,5 (60’ Daprelà 6); Mancosu 5,5 (70’ Lasagna 6,5), Mbakogu 6,5. Allenatore: Castori 6.

ARBITRO: GERVASONI 5 – Direzione di gara piuttosto lacunosa che lascia dubbi da ambo le parti, tra rigori reclamati, cartellini risparmiati e tante lamentele.
ASSISTENTI: DE LUCA 6 – TASSO 6
ASSISTENTI ADDIZIONALI: GIACOMELLI 6 – ABISSO 5,5

Sezione: Pagelle / Data: Dom 24 gennaio 2016 alle 16:58 / Fonte: Dall'inviato a San Siro Christian Liotta
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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