"Simoni per noi era come un padre. Ha costruito una squadra molto forte, ci sentivamo parte di una famiglia che ciascuno di noi amava. In ogni partita cercavamo di fare il nostro meglio. Abbiamo vinto la Coppa Uefa grazie anche ad un mio gol. Segnare in una finale non è da tutti e per me è stato importantissimo. Sono deluso solo per non aver vinto con Simoni la Serie A nel '98 ma dopo anni abbiamo capito perché non siamo riusciti a vincerla". Intervistato da “On Sport”, Javier Zanetti, attuale vice presidente dell'Inter, ricorda lo scudetto svanito nella contestata stagione '98. 

In seguito, Pupi racconta il suo impatto con il campionato italiano: "Guardavo la Serie A da piccolo quando ero in Argentina. Quando l’Inter mi ha detto che mi sarei trasferito da loro ho provato una bellissima sensazione. Non avevo mai immaginato di poter giocare per una squadra italiana. E sapevo già che non era una squadra qualunque ma una delle migliori squadre del mondo. Ho dovuto imparare una nuova lingua, un nuovo stile di gioco. Il calcio italiano è diverso da quello argentino. Sono migliorato non solo come giocatore, ma anche come persona". 

In coda alla chiacchierata, l'ex capitano nerazzurro svela anche l'avversario più ostico affrontato nella sua gloriosa carriera: "Sicuramente Kakà. Nel suo primo anno a Milano era difficilissimo fermarlo. Lui nel Milan ha fatto la differenza per diverse stagioni. Mi è sempre piaciuto affrontare il Milan nel derby perché ho sempre fronteggiato grandi calciatori". 

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Sezione: News / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 18:16
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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