Ai microfoni di Tuttomercatoweb il direttore di Sporteconomy, Marcel Vulpis, disegna lo scenario intorno ai nerazzurri: "Intervento della UEFA ampiamente prevedibile. Se l'importo di 7 milioni di multa fosse confermato significherebbe non voler infierire, semmai c'è la volontà della UEFA di aiutare il club a rimettere i conti a posto e sistemare quel che c'è da sistemare. La Champions League, d'altro canto, ha bisogno dei grandi brand e se pure il Real Madrid, ad esempio, avesse debiti superiori al fatturato la UEFA non infierirebbe, capendo l'importanza e l'impatto che ha questo club. Si potrebbe fare un paragone con la borsa, dove finisci nella black list solo se fai cose fuori dal mondo. La UEFA ha tutto l'interesse ad avere i grandi club, e gli sponsor stessi che pagano vogliono le grandi partite".

Quanto può incidere il mercato dell'Inter dopo l'intervento UEFA?

"Sicuramente qualcosa succederà, si cercherà di far maggior attenzione ai costi e ci sarà qualche operazione di risparmio. E soprattutto bisognerà spingere sul fronte dei ricavi, che è la linfa vitale. Sotto questo aspetto Thohir è l'uomo giusto, perché è asiatico e conosce molto bene il mercato del suo continente, che ad oggi è quello più importanti. L'Inter di oggi è come un bambino che sta imparando a stare sul mercato, cercando di rimettere in asse i propri conti dopo la gestione mecenatistica di Moratti".

Importante sotto il profilo dei ricavi la questione stadi

"Stiamo pagando gli errori del 1990, quando abbiamo organizzato i Mondiali e si sono costruiti impianti con le piste d'atletica. Il problema è che al momento c'è solo la Juventus ad averlo, dopo un progetto lungo 11 anni. Le altre, come Roma e Milan sono in prospettiva interessanti ma è ancora da vedere come e quando verranno realizzati".

Sezione: News / Data: Mer 04 marzo 2015 alle 14:15
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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