Dopo l'annuncio delle dimissioni da presidente della Figc, Carlo Tavecchio spiega in modo anche piuttosto battagliero le sue ragioni nel corso di una conferenza stampa nella sede di Via Allegri: "Ho rassegnato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto quelle del Consiglio Federale. Nessuno le ha rassegnate, sono rimaste le mie. Siamo arrivati a un punto di speculazione che ha raggiunto limiti impossibili. Pago per aver scelto come ct Giampiero Ventura; mi dimetto per un atto politico, certamente non per un atto sportivo. Io sono disperato per l'eliminazione dal Mondiale, ma come Carlo, non tanto come presidente della Figc. Ma un atto di debolezza diventa una tragedia? E' questa la filosofia alle spalle di un popolo, di gente che lavora per produrre? Le riforme non possono essere fatte per un campo di calcio ma a livello generale. Le quattro squadre italiane in Champions sono venute perché porto la giacca blu? Evelina Christillin alla Fifa e Michele Uva vicepresidente Uefa perché ricoprono i loro ruoli? Grazie a me abbiamo cambiato gli equilibri. I tecnici non vengono per causa mia? Menzogne, ho parlato con 5 grandi tecnici e sono tutti impegnati". 

Tavecchio rivendica con furore anche l'introduzione del Var: "Solo io ho scritto nel 2014 a Joseph Blatter chiedendo l'introduzione della tecnologia. La lettera è a disposizione. Colpe? Non sono intervenuto nell'intervallo della partita a Milano, per il resto ho fatto tutto normale. Il gol con la Svezia avrebbe cambiato tutto".

Sezione: News / Data: Lun 20 novembre 2017 alle 14:45
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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