L'ex bomber del Milan Andriy Shevchenko presenta il derby di Milano ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Bisogna essere concreti e capaci di tenere a bada i propri nervi per regalare emozioni a chi guarda. Io ho sempre cercato di fare così e adoravo la pressione dei derby. Se non sei capace di sopportarla non puoi giocare in una grande squadra. Inter e Milan non più grandi squadre? Ha presente il tracciato di un elettrocardiogramma? Su e giù, il battito del cuore è così, la vita è così, anche quella dei club di calcio. Milan e Inter torneranno al top, ma devono cominciare da questo derby, che vale molto più di tre punti. Vale la svolta, per tutti e due".

Sul derby di Champions: "Decisamente il mio ricordo più bello. Due pareggi, e via in finale, ma con quanta tensione. È stata una settimana pazzesca, era come prima di una battaglia, si percepiva la tensione. C’era silenzio assoluto sul pullman mentre andavamo allo stadio. E a Milanello si sarebbe sentita cadere una foglia. Il gol? Ovviamente. Ne ho fatti di più belli, ma quello è stato il più pesante: passaggio di Seedorf in area, davanti a me c’era Cordoba, sono riuscito a girargli intorno e a tirare. C’era stata anche una trattenuta: se non fossi riuscito a tirare forse sarebbe stato rigore, ma è stato meglio così. Io l'incubo di Cordoba? Era un grande difensore. Tutte le grandi squadre hanno grandi difensori e in Italia per gli attaccanti la vita non è mai semplice". 

Su Mancini: "Se è un vantaggio per l'Inter? Di sicuro lo è. È un allenatore importante, abituato alle grandi sfide, ne ha vissute tante sia da giocatore che da tecnico. E il cambio di allenatore crea un’atmosfera nuova. Non è un luogo comune, succede davvero".

Sezione: News / Data: Sab 22 novembre 2014 alle 10:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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