Seconde squadre, il progetto s'ha da fare. Questa volta, come confermato nelle scorse ore da Giovanni Malagò, si parte davvero, anche perché Milan, Juventus, Inter, Fiorentina, Atalanta, Roma, Napoli e Udinese spingono per un modello stile Liga di Spagna. Ma non da quest'anno, è troppo presto; il via verrà dato dal 2019-20. Restano ancora nodi da sciogliere - scrive Fulvio Bianchi su Repubblica -. Se ne è parlato anche ieri, in Figc, fra il commissario Roberto Fabbricini e il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Le parti si rivedranno a breve. 'Hanno tirato fuori il mio progetto da un cassetto...', ha detto sorridendo Gravina, che poi ha spiegato come si svilupperà il disegno: "Dipende da molti fattori: intanto non ci potranno essere club in sovrannumero, è vietato dalle norme. Poi, come si sa, i ripescaggi non si possono bloccare, forse a Malagò non glielo hanno spiegato bene. Quindi, bisogna attendere che gli organici siano completati: il format della Lega Pro, almeno per ora, è a sessanta squadre. Quindi, se ci sarà un vuoto di organico ci saranno posti disponibili per le seconde squadre della serie A. Quanti? Impossibile dirlo adesso. Vedremo verso il venti di luglio. Ripeto: il progetto è della mia Lega, ma stava chiuso in un cassetto da 3-4 anni...". 

Sezione: News / Data: Gio 03 maggio 2018 alle 18:57
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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