"Rivedere la storia dell’Inter è commovente, rivivere quell’entusiasmo che ho vissuto direttamente in prima persona. Ieri abbiamo trovato le stesse sensazioni: non solo aver raggiunto un obiettivo così importante, ma di averlo fatto in un derby fuori casa. Rimarrà in mente per tutta la vita". Queste le parole commosse dell'ex patron dell'Inter, Massimo Moratti, intervenuto a Sky Sport per commentare la vittoria del ventesimo scudetto della sua Beneamata.

Vi siete sentiti con Zhang?
"Dovevo chiamarlo io, invece mi ha chiamato lui per farmi i complimenti. Gentilissimo come sempre. Ho fatto i complimenti a lui per il presente e per le prospettive ottime che ci sono".

Cosa l’ha colpita di più in positivo della squadra?
"La prima impressione è il gruppo, com’era intonato e come anche il gioco bello da vedere. Una musica ben fatta. Questo è merito di Inzaghi che ha saputo dare una buona tattica in termini moderni, ma ha anche saputo tenere il gruppo in maniera unita: tutti hanno desiderato partecipare a questa vittoria".

Si aspettava che questa squadra potesse creare un ciclo?
"Dopo la vittoria di Conte si è pensato che la squadra ci fosse, poi la dirigenza ha avuto la capacità di creare qualcosa di logico. Poi con Inzaghi tutto si è trasformato in qualcosa di molto positivo. È un periodo molto buono, non è ancora un ciclo ma un inizio interessante".

Come vede Lautaro nel ruolo di capitano? Come lo colloca nella storia dell’Inter?
"Tra i grandi centravanti. Che non son pochi, ma che comunque stanno in due mani. Lui ha tutte le qualità e il carattere per stare tra i grandissimi. Rappresenta da solo qualcosa di importante e trascinante: è serio, forte, sicuro di se e giovane".

Chi può essere considerato un leader di interismo?
"Dimarco certamente, poi a me piace molto Barella perché è cresciuto bene. Ha tante qualità ma ha migliorato tutto: è veloce, rapido e ha riflessi prontissimi. Ottimo giocatore. I centrocampisti son tutti di classe, è una bellissima squadra e anche chi subentra è molto bravo. Le riserve sono all’altezza dei titolari, sono stati acquisti intelligenti".

Cosa deve fare la società per dar seguito a questa stagione?
"Carattere di fondo e finanziario, e mi sembra stiano mettendo a posto le cose. Le basi ci sono per andare avanti bene e poi non mi sembra che gli avversari possano fare una trasformazione formidabile da un anno all’altro".

Per Zhang si è parlato anche di cessione. Come commenta il rapporto tra lui e i giocatori? Cosa è cambiato rispetto al passato?
"È cambiata la combinazione dell’Inter, c’è un presidente giovane e straniero con abitudini diverse da quelle che abbiamo in Italia. Si mette a disposizione ma ha capacità, intelligenza e sensibilità per saper tenere quel ruolo".

Come si è evoluto il tifo nella città di Milano?
"Adesso partecipa tutta la famiglia allo stadio, gli stadi sono sempre pieni. La gente ha voglia di stare insieme: questo nel calcio succede e aiuta molto le società nel loro insieme. È un fatto importante, poi molto dipende dall’organizzazione della stessa città".

Cosa pensa di Thuram?
"È stato sorprendente, si capiva che era forte ma cedevo ci mettesse un po’ di tempo. Invece ha sorpreso in positivo, è forte e simpatico e questo fa bene a lui e all’Inter. Può dare tante soddisfazioni".

Quanto è rimasto forte il suo amore per l’Inter? Può tornare protagonista?
"No, ma rivivere gli stessi piacere ci spero anche se senza ruolo. Sono tifoso e voglio bene alla squadra e agli interisti".

Ha già sentito Mourinho?
"Ultimamente no, ci siamo scambiato qualche SMS. Mi spiace per quello che è successo a Roma, ma riuscirà ad esprimere le sue qualità da qualche altra parte".

Per lei Inzaghi sarebbe stato perfetto?
"Non l’avevo capito fin fdall’inizio, a momenti non mi sembra all’altezza e invece è il contrario. Ha saputo resistere e a trasformare tutto in un bellissimo giocattolo. I miei complimenti. Poi ho cambiato tanti allenatori e non so chi è perfetto, ma mi avrebbe fatto piacere averlo tra le mie esperienze".

Sezione: News / Data: Mar 23 aprile 2024 alle 19:59
Autore: Stefano Bertocchi
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