E' ancora lunga e tortuosa la strada che separa il Milan e il suo presidente, Yonghong Li, verso il rifinanziamento dei 303 milioni concessi dal fondo Elliott al finanziere cinese per rilevare il club rossonero da Fininvest. Il club rossonero - come è noto - si è affidato alla banca d’affari Merrill Lynch per questa operazione, ma il vero nodo da sciogliere è la ricerca del nuovo finanziatore che andrà a sostituire in toto il fondo Usa di Paul Singer il quale, a fronte del prestito, ha in pegno sia il 100% del Milan, sia il 100% del veicolo finanziario di Li. Tra le possibilità che si prospettano per un rilancio del club - scrive Milano Finanza - è inevitabile pensare all’avviamento di un progetto per la realizzazione dello stadio di proprietà, una soluzione, che spalancherebbe le porte a nuovi investitori industriali pronti a intervenire nella partita del rifinanziamento. Il problema, però, risiede nelle tempistiche, particolarmente strette, che poco si conciliano con l’attuazione di un progetto come lo stadio cge ha mille lungaggini. Non è infatti detto che il Comune di Milano accetti qualsiasi proposta rossonera, soprattutto per una questione di spazi, ma pare sia disposto a cedere un’area in zona Porto di Mare-Rogoredo (periferia sudest della città), garantendo al club – che aveva pensato anche alla zona della Bovisa o a Piazza d’Armi –, al partner industriale e allo sviluppatore la possibilità di realizzare non solo l’impianto sportivo ma anche altri insediamenti: attività affini a quelle dello stadio che abbiano anche un coté commerciale.

Sezione: News / Data: Mer 14 marzo 2018 alle 22:19
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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