Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente della Figc parla in esclusiva a Tuttomercatoweb.com, a margine della mostra fotografica su Paolo Rossi. E si sofferma sul processo Calciopoli che lo ha visto tra gli imputati, con la Cassazione che ha poi deciso per la prescrizione: "Ho vissuto il processo come un'esperienza a cui nessuno è abituato. Sono stati nove anni perduti. Abbiamo comunque vissuto anche momenti felici come la vittoria nel 2006, e le esperienze positive vanno al di là di Calciopoli e di ciò che si è voluto far rappresentare in Calciopoli. Prescrizione? In questo paese in primis bisogna demolire gli imputati di turno e poi si va avanti senza fare i processi nei tempi giusti. La prescrizione è come se penalmente non fosse accaduto nulla. Ma se il penale viene azzerato questo ci darà la possibilità di rivisitare l'altra faccia della medaglia, che è quella sportiva: solo per un fatto di soddisfazione morale, perché a me comunque non interessa tornare nel calcio, in un mondo che non riconosco più. Le telefonate? Le rifarei perché fanno parte del mio carattere, sono molto toscano e ironico e chi non è come noi non capisce il senso delle battute. Non le rifarei solo per un motivo: perché sono state utilizzate e indirizzate in un certo modo. Rifarei tutto perché non ho fatto niente di penalmente rilevante, come dimostrato dalla vicenda giudiziaria".

Sezione: News / Data: Dom 19 aprile 2015 alle 12:26
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print