Nell'editoriale scritto per calciomercato.com, Pier Paolo Marino, ex direttore generale dell'Atalanta, ha fotografato la situazione delle due società milanesi qualora non centrassero la qualificazione alla massima competizione europea per club: "Il mancato accesso in Champions League per più di un anno di Milan ed Inter, club portatori, comunque, di pachidermici costi di gestione, ha convinto le due proprietà che bisogna acquisire i grandi fuoriclasse per accedere agli imprescindibili e imponenti introiti della Coppa con le orecchie. Per una grande Società non accedere alla Champions equivale, in termini economici, alla retrocessione di una medio-piccola in Serie B. Se poi la cosa accade per due anni, si rischia di sfiorare il disastro finanziario. ’ euforica politica di investimento di questa estate, però, non ha riguardato solo le big orfane della Champions. La sindrome spendereccia ha interessato quasi tutte le “grandi” e vediamo perché. Grazie, soprattutto all’ottimo lavoro dell’advisor Infront, la nuova raccolta 2015/2018 derivante dalla cessione dei diritti audiovisivi della Serie A ha fatto registrare un clamoroso ed imprevisto (considerati i nefasti scenari economici internazionali) aumento di quasi il 25% dei ricavi. Questo si traduce nel fatto che, nei prossimi tre anni, i grandi club introiteranno complessivamente 60/70 milioni in più, che azionisti e manager hanno deciso di dirottare subito verso coraggiosi investimenti per aumentare la competitività delle proprie squadre. Qualcuno, a questo punto, si chiederà, se questi hanno già speso in una sola volta il tesoretto dei tre anni, cosa succederà, nel futuro biennio in caso di scadenti risultati sportivi e mancate qualificazioni Champions? Ma di questo meglio parlarne più avanti ed augurare a tutti il meglio possibile a tutti". 

Sezione: News / Data: Mer 02 settembre 2015 alle 18:43
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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