"I giovani dell’Atalanta sembrano avere buone prospettive. Sono bravi a prenderli, sono bravi a valorizzarli. Ma poi giocare a San Siro è un’altra cosa, come dimostrano Gagliardini e Kessie". Lo dice Andrea Mandorlini, uno che sa cosa vuol dire giocare al Meazza. "C’era Bergomi che quando entrava in campo, le prime volte, aveva sempre un mal di pancia pazzesco, mentre io stavo bene. Poi però lui giocava come giocava, e io ogni tanto qualche problema lo creavo... - rammenta a Tuttosport -. Spalletti è stato bravissimo a portare l’Inter dove è stata fino a qualche settimana fa. Ma era inevitabile che i problemi di organico, prima o dopo, sarebbero venuti fuori. Ecco perché, mi spiace dirlo ma la vedo così, credo che anche quest’anno l’Inter dovrà accontentarsi di una posizione finale di rincalzo. Lo scudetto sarà discorso ristretto a chi è più attrezzato, a chi può schierare un panchinaro senza che ci sia differenza o quasi rispetto ad un titolare. Penso alla Juventus, ovviamente, che rimane un gradino sopra tutti. Le proprietà straniere? Ho avuto un’esperienza simile molto breve, a Vicenza. Ma al di là di quel che è stato per me, i dirigenti sono italiani, chi fa il mercato è italiano. E quindi, Inter, Milan o anche la Roma non credo proprio possano avere problemi legati a questo". 

  

Sezione: News / Data: Ven 19 gennaio 2018 alle 15:59 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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