Carlo Laudisa, sulla Gazzetta dello Sport, torna ad analizzare il mercato dell'Inter per questa sessione. "Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, anche per mettere in evidenza lo spirito creativo di un club che le sta provando tutte per assecondare le esigenze di Spalletti. A dispetto delle risorse risicate. E il lavoro cooordinato tra Walter Sabatini e Piero Ausilio permette alla famiglia Zhang di poter contare su una regia manageriale di alto livello. E soprattutto affidabile. Mese dopo mese la proprietà cinese ha potuto toccare con mano le differenze rispetto alla stagione precedente, quando troppe interferenze avevano intralciato il lavoro quotidiano. Perché alcuni grandi acquisti dell’estate 2016 sono ormai una zavorra sotto tutti i punti di vista. Al loro arrivo Joao Mario e Gabigol furono presentati come i regali di Suning per un’Inter stellare. E quegli affari furono confezionati dai procuratori di riferimento di quel periodo: capofila Kia Joorabchian. Bene, ora l’agente anglo-iraniano e i suoi referenti internazionali devono bussare alla porta prima di proporre una nuova opportunità. Con Steven Zhang in pianta stabile a Milano anche l’a.d. Antonello e il c.f.o.o. Gardini possono fare filtro con maggiore efficacia. Del resto l’obiettivo comune è quello di far di tutto per tornare in Champions senza spendere follie. Se ora la coperta è corta è perché il gruppo Suning ha faticato ad entrare nelle logiche europee, ma ora che la macchina organizzativa è diventata efficiente, tutto lascia credere che in estate la musica potrà cambiare. A prescindere dal freno agli investimenti imposto dal governo cinese negli ultimi tempi. I prossimi giorni ci consegneranno nuovi appuntamenti, gli inevitabili rinvii: in perenne attesa di un sì. Abituiamoci all’idea, allora, di altre maratone. Un repertorio ormai noto. Ma è più importante sapere che l’Inter cinese si è incamminata (finalmente) sulla strada giusta".

Sezione: News / Data: Gio 18 gennaio 2018 alle 14:59 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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