Il noto tifoso interista Ignazio La Russa commenta la stagione della formazione di Roberto Mancini, che si prende una bocciatura: "Il voto è sicuramente insufficiente, anche se l’Inter nella seconda metà del campionato ha migliorato il gioco. Questo è di buon auspicio per l’anno prossimo, anche se a gennaio si sperava ben altro. La società ha fatto bene a cambiare allenatore, ma credo che con Walter Mazzarri si potesse centrare almeno l’Europa League. Ora mi aspetto un mercato mirato. A gennaio è stato fatto molto. Sono arrivati Podolski, Santon, Brozovic e Shaqiri, ma il cambio non c’è stato. Si potrebbe dire che l’Inter non ha fatto mercato. Servono campioni. Almeno due. Uno in difesa e uno a centrocampo. Poi si può parlare di prendere un esterno e un attaccante, visto che Osvaldo è stato mandato via per motivi futili e non è stato rimpiazzato”.

In cinque anni l'Inter è passata dal Triplete all'attuale periodo buio: "Fui tra i primi a dire che dopo aver fatto il Triplete l’Inter avrebbe dovuto vendere alcune pedine. Bisognava fare una statua a Diego Milito, ma probabilmente bisognava anche venderlo. Si poteva valorizzare meglio un talento come Mario Balotelli. Il primo errore è stato di “amore”. Massimo Moratti confermò tutti gli eroi di quell’anno coprendoli con stipendi da capogiro. José Mourinho aveva spremuto il meglio da ogni giocatore e andò via anche perché aveva capito che era finito un ciclo”. Commento finale su Erick Thohir: "Personalmente l'ho conosciuto. E’ una persona molto intelligente e simpatica. Dice di sapere tutto sul calcio italiano, ma secondo me è perché lo ha studiato recentemente. A volte parla di giocatori che nemmeno io mi ricordo (ride ndr). E’ una persona che ci mette passione. Ho un giudizio molto positivo di lui. Sul fatto che il calcio oggi sia costretto ad affidarsi ai soldi di personaggi che poco lo amano, un po’ mi dispiace. Ci vorrebbero meno affari e più passione”.

Sezione: News / Data: Gio 28 maggio 2015 alle 16:59 / Fonte: Milanoneroazzurra.it
Autore: Redazione FcInterNews.it
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