"Abbiamo un po' di tempo per cercare di mettere insieme una squadra che possa fare bene e qualificarsi ai prossimi Europei, in due anni può migliorare tanto. Cercheremo di fare del nostro meglio per mettere insieme una Nazionale competitiva. Per giocare in Nazionale servono qualità tecniche e mentali. La nostra speranza è che l'Italia torni a essere una nazione che sforna grandi giocatori in continuazione, come è sempre successo". Questo il messaggio di speranza di Roberto Mancini per il futuro della Nazionale italiana.

Intervenuto sulle frequenze di RadioUno durante il programma 'Radio Anch'io Sport', il fresco commissario tecnico dell'Italia si è detto fiducioso sul materiale a disposizione: "Nelle ultime convocazioni mancavano 5-6 giocatori per infortunio e questi verranno chiamati, poi la speranza è che il campionato italiano ci dia qualche novità importante: se ci sarà saremo ben felici di accoglierla. Capita che il campionato all'improvviso sforni un giocatore che in due anni diventa bravissimo. Poi ci sono giocatori che non conosco ancora e che avremmo voluto vedere nelle amichevoli come Barella o Cutrone: di giocatori ne abbiamo. Stiamo seguendo anche tantissimi giovani", ha rassicurato il Mancio. E i più "maturi"? "Chi in quel momento starà bene e giocherà bene non vedo perché no, i giocatori esperti aiutano, per certe partite saranno utili. Buffon? Noi teniamo in esame tutti i giocatori che giocano e giocano bene, ma dobbiamo pensare anche a quello che sarà il futuro. Io credo che non avremo grandi problemi con i portieri, i ragazzi sono tutti bravi, dovremo valutarne un altro paio. Donnarumma e Perin rischiano di non essere titolari con Milan e Juve? Io spero che lo siano, sono portieri bravi, giovani. Sono sicuro che giocheranno nei propri club". Sul futuro di Mario Balotelli. "Spero che trovi una squadra. C'è ancora un po' di tempo, credo che Mario abbia delle qualità e dipenderà da lui, deve essere lui a sfruttare le occasioni che avrà e fare bene dove andrà".

Pensiero anche sulla mancata qualificazione ai Mondiali e sul suo predecessore, Gian Piero Ventura: "Quando le cose vanno male l'unico colpevole è l'allenatore, ma non credo sia così perché nel calcio accadono cose impensabili. Non credo che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori, ma capita e bisogna rimboccarsi le maniche. Il nostro è un mestiere difficile, quando si perde c'è un solo colpevole. Mondiali 2018? Sono le prime partite e tutte le grandi squadre stanno incontrando delle difficoltà, ma mi sembra abbastanza normale per la prima giornata. A mio parere il Brasile ha le qualità per vincere, è una squadra quadrata, completa in ogni reparto, poi è difficile dirlo, bisogna aspettare. Tutte le nazionali candidate alla vittoria passeranno comunque il primo turno".

Un occhio anche sulla Nations League in programma a settembre, con Polonia e Portogallo nel girone degli azzurri: "Non penso che siamo superiori a Portogallo e Polonia, ma se lavoreremo bene potremo fare meglio. Il Portogallo in attacco ha Ronaldo che a volte vince le partite da solo. Comunque, anche se stanno giocando il Mondiale, non penso che siano due squadre superiori all'Italia. Futuro alla Samp? Prima dobbiamo fare bene in Nazionale, poi vedremo".

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Sezione: News / Data: Lun 18 giugno 2018 alle 15:47
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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