La crisi del calcio milanese scopre un nuovo, grigio aspetto: quello degli 'spettatori-fantasma', coloro che pur rientrando tra i presenti ufficiali a San Siro non hanno messo piede all'interno dello stadio perché non registrati dai tornelli. Il dato emerge da un'inchiesta condotta qualche giorno fa da Massimo Currò e Stefano Pisa per La Repubblica, e colpisce entrambe le squadre della città: 57 mila fantasmi totali per il Milan nei 10 appuntamenti casalinghi del girone d'andata e addirittura più di 64 mila nelle 9 partite dell'Inter.

Per i nerazzurri, in particolare, la differenza media tra spettatori presunti e spettatori reali è di 7.400, col picco di fantasmi (quasi 10 mila) registrato a settembre nella partita persa 1-4 contro il Cagliari. Dopo gli ultimi due impegni con Lazio e Genoa, il cosiddetto effetto Mancini (attorno alle 30 mila presenze effettive) e la campagna abbonamenti (sempre aperta con le minitessere) lasciano però sperare in un'ulteriore crescita. Anche se i numeri restano bassi, rispetto al recente passato, e la percentuale dei tifosi dispersi è sempre alta. Il Guerin Sportivo prova a dare una spiegazione a queste cifre: "Da ricordare che l’Inter ha circa 27mila abbonati (quindi i suoi spettatori effettivi, paganti compresi, sono inferiori agli abbonati) e il Milan 19.471, quindi la prevedibile spiegazione che i fantasmi sono abbonati che hanno deciso di non andare allo stadio a causa del rendimento delle squadre è davvero risibile: 7.409 e 5,715 non sono episodi una tantum, me medie. In altre parole, secondo i dati comunicati alla Questura e alla Lega (parentesi: quelli che leggiamo sui quotidiani sono i secondi, anche se ci sono club che non comunicano nemmeno questi), il 27% degli abbonati interisti avrebbe sottoscritto un abbonamento ma non è mai andato allo stadio". 

Sezione: News / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 15:45
Autore: Christian Liotta
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