Intervista a tutto tondo su presente, Thohir, passato, Moratti, e futuro, Mazzarri e giocatori, sul blog "Quelli che l'Inter". il direttore Francesco Misciagna intervista Ugo Francica Nava, caposervizio sport a La7. Ecco le sue parore.


Un Massimo Moratti sempre più defilato dal panorama calcistico nazionale e nerazzurro. Quale il suo pensiero?
"Moratti ha riportato l’Inter ai massimi livelli al mondo. Mai questo dovrà essere dimenticato. Poi anche Moratti ha commesso degli errori, scegliendo a volte dirigenti di caratura non all’altezza dell’Inter, a volte giocatori non consapevoli fino in fondo dell’onore del vestire il nerazzurro. Errori commessi fondamentalmente per troppa passione, la stessa passione - paradossalmente - che oggi lo porta a guardare da lontano la sua non più sua Inter... come quando si guarda un figlio che ormai cresciuto vuole camminare con le sue gambe, e si capisce che è arrivato il momento di lasciarlo andare…".

Un posto in Europa League. Si poteva pretendere di più dalla squadra diretta da Mazzarri?
"Parliamoci chiaro: questa è una annata di transizione tecnica e societaria, con un mix di giocatori vecchi e nuovi, con una dirigenza in via di rinnovamento dopo la rivoluzione al vertice e in panchina. Troppi elementi di squilibrio per avere già da quest’anno un assetto stabile. Sono persuaso che se Thohir riuscirà a garantire continuità tecnica e dirigenziale, la squadra potrà tornare competitiva ai massimi livelli".


Erik Thohir, giovane, ricco e ambizioso imprenditore indonesiano, nuovo Patron di una grande società come FC Internazionale. L'uomo giusto al momento giusto?
"L’uomo nuovo per un momento nuovo: il calcio sta cambiando, meno “pancia”, più “testa”. Ecco perché l’avvento di figure come Thohir o, per fare un altro esempio, Pallotta alla Roma, è indispensabile. E se la distanza può avere delle controindicazioni, per contro garantisce una maggiore lucidità nelle scelte gestionali. Certo, tutto questo ha un senso solo se un nuovo presidente vuole anche investire, oltre che gestire: ma credo che la rivoluzione di Thohir sia solo agli inizi e che gli investimenti siano ampiamente nel programma".

Nel prossimo campionato ci sarà la prima Inter targata Thohir. Come sarà? Chi confermerebbe dell'attuale rosa e quali i settori da rinforzare?
"Fondamentale sarà lasciare Mazzarri fare il suo lavoro. Bene ha fatto Thohir a più riprese a mandare segnali in questo senso. Ma ancor più fondamentale sarà - al di là del singolo acquisto o ritocco - tracciare un programma di lungo termine, legato all’ambizione ma senza la pressione del “tutto e subito”. Il nuovo corso dell’Inter deve essere improntato al” Molto, anche moltissimo, ma ogni cosa a suo tempo”. La sprovincializzazione del nostro calcio passa anche dalla capacità di costruire realtà che durino, non illusioni ad uso e consumo stagionale dei tifosi…".
 

Sezione: News / Data: Mer 23 aprile 2014 alle 18:52
Autore: Giuseppe Granieri
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