Era il febbraio 1988 quando Roberto Cravero, un altro difensore, siglò il rigore decisivo per l’ultima vittoria del Torino a San Siro in campionato: “Ricordo bene quel rigore - racconta Cravero a Tuttosport -, Zenga si era cambiato le scarpe a bordo campo, se l’era presa con calma. Io tenevo il pallone in mano e aspettavo a posizionarlo sul dischetto: per un rigorista quei momenti sono interminabili e rischi di perdere la concentrazione. Ho tirato alla sinistra di Zenga: gol. E poi eravamo stati bravi a tenere il campo, l’Inter non aveva creato grandi problemi. Stavolta forse è stato ancora meglio - prosegue -. Un successo forse inaspettato, poi con un gol di un difensore. Sono contento per Moretti e spero proprio che non debba aspettare 27 anni come me per trovare l’erede…”.

E ancora: “Quando i difensori segnano con tanta continuità non può essere un caso. Significa che c’è consapevolezza delle risorse a disposizione e che si sa come sfruttarle. La forza di essere pericolosi sui calci piazzati può diventare determinante: i difensori di oggi poi sono tutti risicati e in area di rigore sanno come colpire”.

Sezione: News / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 09:52 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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