Il settore giovanile dell'Atalanta continua a sfornare talenti ormai da anni e anni. Beppe Bergomi, che ben conosce quella realtà, ha parlato al Corriere dello Sport: "Noi italiani siamo patiti di tattica, ci piace schierare in campo la squadra. Con i giovani il lavoro da fare è un altro, è diverso, è approfondito. A Bergamo lo sanno fare. Non solo loro, per la verità, ci sono anche altre società, per esempio l’Inter, la Roma. Il segreto è che bisogna far innamorare i ragazzi. Non bisogna avere fretta, serve tempo per affinare le qualità. All’Atalanta sanno cercare i giocatori, riconoscono le qualità, hanno luoghi in cui farli crescere bene, allenatori bravi, istruttori attenti. Ho conosciuto Favini, ora c’è Costanzi. Sanno come si lavora, hanno uno scouting serio e ora ci sono anche diversi ragazzi stranieri. E’ una zona buona quella tra Bergamo e Brescia, amano scivolare sui campi di terra, non temono i sacrifici. Magari nel milanese è già diverso... E poi devono fare un monumento a Gasperini, sa lavorare con i ragazzi e li ha utilizzati nel miglior modo possibile. Non penso solo al campionato, basta guardare anche le nazionali, nell’Under 19, per esempio, 4-5 ragazzi provengono dalle giovanili nerazzurre, Melegoni che ha stoffa per sfondare, Bastoni, Capone".  

 

Sezione: News / Data: Ven 13 ottobre 2017 alle 12:21 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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