"Inter troppo scriteriata". Così Adriano Bacconi definisce la squadra nerazzurra nel suo approfondimento tattico del derby su Tuttosport. "L'Inter ha, all'opposto del Milan, molto possesso nella metà campo avversaria e una ricerca quasi spasmodica del cross. Il problema è che in area di rigore c'è solo Icardi che, nonostante abbia nel terzo tempo una delle sue caratteristiche migliori, spesso nulla può contro nugoli di avversari assiepati negli ultimi 16 metri. Cosa potrebbe fare Pioli per cambiare l'andazzo negativo della gestione De Boer? Sicuramente dare più equilibrio alla squadra". 

Secondo Bacconi, insomma, Pioli porterà prudenza nel meccanismo interista. "L'anno scorso a Milano, contro i rossoneri, Pioli, con la sua Lazio, fece 1-1 giocando in modo prudente. Il 4-3-3 in fase di non possesso diventava 4-5-1 con gli esterni molto bassi a presidiare le fasce laterali. Una disposizione spaziale che consentiva alla linea difensiva di stare stretta per evitare di lasciare corridoi utili agli avversari. Sempre 4-3-3, ma molto più scriteriato, quello di De Boer. Sulle verticalizzazioni avversarie, anche quando la difesa è piazzata, ci sono troppi metri tra i due terzini e il triangolo di centrocampo, essendo lontano dalla zona della palla, è impossibilitato a coprire le linee di passaggio del portatore avversario. Questi sono gli accorgimenti che mi aspetto da Pioli. Ero all'Inter quando raggiungemmo il primo posto in classifica collezionando tante vittorie di misura grazie ai pochi gol subiti. Il segreto erano l'umiltà e la coesione: giocare sulle caratteristiche dell'avversario per trasformare in debolezza i loro punti di forza. Se hai questo è come giocare in dodici". 

E non mancano appunti sui singoli, in particolare su Joao Mario e Banega. "Il portoghese mi era piaciuto molto agli Europei come cursore sinistro bravo anche nei fraseggi interni ma messo nel mezzo al campo sembra non avere sufficienti capacità di posizione e contrasto. Inoltre lontano dalla porta perde la possibilità di sfruttare lo spunto nello stretto e il tempo di inserimento, caratteristiche che lo contraddistinguono. Per Banega il ragionamento è più complesso. Viene dal calcio spagnolo, fatto di triangoli e passaggi corti. Qui tutto è più improvvisato. Gli mancano i riferimenti spazio-temporali per giocare a uno-due tocchi. Alla fine la sua visione di gioco non viene valorizzata per la mancanza di smarcamento preventivo dei compagni. Per questo c'è il rischio che Pioli gli preferisca un giocatore più dinamico come Brozovic. C'è infine il problema Gabigol. Strapagato, come Kondogbia l'anno scorso. Un altro rebus da risolvere. A mio avviso è una seconda punta che dovrebbe orbitare intorno a Icardi". 
 

 
 

Sezione: News / Data: Gio 17 novembre 2016 alle 11:24 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print