Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Demetrio Albertini ha esposto il proprio programma in vista della candidatura alla presidenza della Figc: "Una Serie A a 18 squadre, una B a 20 e una Lega Pro che è stata appena ridotta a 60, dopo tanti anni, e quindi non è detto che debba scendere ulteriormente. Quello che mi interessa è la sostenibilità finanziaria: negli ultimi tempi abbiamo perso troppe realtà, le ultime Padova e Siena. Ma la riduzione delle partecipanti è solo il primo passo. In A ciascun club dovrà avere rose con un massimo di 25 giocatori e un minimo di 10 locali, cioè cresciuti nei vivai, indipendentemente dalla nazionalità perché l’Unione europea non ce lo consentirebbe", ha spiegato.

Nello specifico Albertini si è detto convinto dalla collaborazione messa in atto dall'Inter con il Prato: "Le seconde squadre restano la ricetta giusta per me. Lo dico a ragion veduta: Messi fece le sue prime partite con me al Barcellona provenendo dal Barça B. Mi convince pure la collaborazione tecnica sull’esempio di quella tra Inter e Prato. Quanto alle multiproprietà, mi piacciono di meno perché non ci sono solo finalità sportive. Di sicuro qualche innovazione va introdotta per rendere più formativi i campionati di B e Lega Pro e spingere la A a pescare in quei bacini".

Sezione: News / Data: Gio 24 luglio 2014 alle 08:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print