"Lo spessore criminale dei capi ultrà, interlocutori obbligati della società, ha determinato nei dipendenti deputati a trattare con costoro uno stato di soggezione che la relazione della Procura, pur conoscendola, ha finito col sottovalutare". E' quanto scritto dal presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e dagli avvocati del club bianconero, Luigi Chiappero e Maria Turco, nella memoria difensiva con cui si chiede alla Procura federale di archiviare il caso nel procedimento relativo ai rapporti tra presunti boss della 'ndrangheta e la curva bianconera. Agnelli prende le distanze dall’accusa della Figc di aver "favorito l’osmosi tra mondo ultrà e criminalità organizzata". Secondo il numero uno della Vecchia Signora, inoltre, il capo della Procura federale Pecoraro avrebbe reso una "ricostruzione dei fatti non aderente con quanto avvenuto". Non sarebbe vero che la società avrebbe "assecondato le richieste di biglietti emettendoli in numero superiore per interessi economici", e l’unico obiettivo era l’ordine pubblico dentro al nuovo stadio". A riportarlo oggi è il Corriere della sera.

Sezione: News / Data: Mar 28 marzo 2017 alle 14:42
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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