"Quando Mazzarri dice che non siamo ancora capaci di gestire il risultato di vantaggio perché manca la cattiveria e il cinismo nelle ripartenze non sono d'accordo o meglio lo sono solo in parte. Mi spiego: è vero che quando l'avversario, specie se in inferiorità numerica, si riversa in avanti per pareggiare basterebbe imbroccare il contropiede giusto per chiudere la pratica e che in questo aspetto si debba migliorare è evidente. Questa lacuna però secondo me nasconde il vero problema di questa Inter: non sa tenere palla né a centrocampo né in nessun'altra zona di campo!
È vero che nelle squadre di Mazzarri manca un regista puro ma è possibile che con giocatori della qualità tecnica di Cambiasso ma soprattutto di Hernanes e Kovacic in mezzo al campo non siamo in grado di mettere in mezzo e far correre gli avversari (torello da allenamento) fino a stancarli e a fargli perdere le poche speranze residue?
Domenica ad esempio con il Parma in dieci invece di nascondere la palla e non fargliela più vedere ci ostinavamo a verticalizzate lanciando la palla sulla testa di Palacio che costantemente risultava perdente nel duello aereo con Lucarelli (non c'era più neanche Icardi!)
Tutto ciò ci costringeva a recuperare continuamente palla nella nostra metà campo esponendoci a rischi inutili e sprecando ulteriori e preziose energie sia fisiche che mentali.
Volevo chiederle se anche lei è del mio avviso e in che modo a suo parere Mazzarri può colmare o quantomeno "mascherare" questa lacuna.
Grazie e FORZA INTER".

Filippo


Constatazioni giuste, è un problema sotto gli occhi di tutti. Il paradosso è che nonostante i tanti piedi buoni in mezzo, manchi la capacità di addormentare le partite. Certo, sfruttare bene le ripartenze è necessario per evitare di farsi riprendere, ma anche far correre a vuoto gli avversari nascondendo loro il pallone è una strategia che paga, perché oltre a stancare chi hai di fronte gli fai perdere fiducia. Questa Inter ad oggi è brava (talvolta) a mantenere il pallino del gioco quando deve attaccare, meno quando deve proteggere il risultato. Però non ne è incapace, mi viene in mente la trasferta di Verona o in parte quella di Firenze, di certo meglio che a Genova e a Parma dove per lunghi tratti si è sofferto. Credo che molto dipenda anche dall'impostazione e dalle abitudini dei singoli. Mazzarri con il Napoli colpiva duro in contropiede ma raramente era in grado di gestire i vantaggi addormentando le partite. Se l'Inter avesse la stessa puntualità nello sfruttare gli spazi, non ci sarebbe alcuna necessità di gestione. Probabilmente gli stessi giocatori non hanno la capacità di mantenere il possesso senza necessariamente puntare la porta. Il retropassaggio non è il modo ideale per farlo, meglio piuttosto giocare in orizzontale e fare tanto movimento per dettare i passaggi. C'è molto da lavorare in tal senso, perché le partite o si chiudono in contropiede o si addormentano. Nel limbo si rischia sempre.

 

"Perchè insistere su Morata se in casa abbiamo Icardi?? Quale sarebbe la differenza e il salto di qualità che mi fa fare? Mi priverei di Icardi solo in caso di arrivo di Dzeko,al contrario credo che ce l'ho in casa il mio Morata".

Erion


Parto da un presupposto: l'Inter non vuole provarsi di Icardi salvo offerte da capogiro. Che sarebbero nettamente superiori al costo di Morata. Quindi sarebbe un cambio di testimone con plusvalenza utilissima per altre operazioni. Ma siamo nel campo delle ipotesi. Morata piace ma è chiaro che non può essere lui il bomber che fa la differenza in attacco. Serve un altro profilo, a meno che non si decida davvero di insistere su Icardi. E in tal caso, lo spagnolo potrebbe essere la sua alternativa nel parco attaccanti. Poca esperienza ma grande potenziale, insomma. Però da quanto ne so c'è la volontà di fare un investimento importante in attacco, soprattutto perché con Nilton a centrocampo il club andrà 'al risparmio'. Dzeko è il primo della lista, ma bisogna capire prima di tutto le sue intenzioni, la richiesta del City e le sue richieste economiche. Se i tre fattori non vanno tutti nella stessa direzione, il bosniaco non potrà arrivare.

 

"Perché la squadra subisce costantemente contro ogni avversario? Le ultime due vittorie non possono dirsi per nulla convincenti sotto il piano del controllo del gioco, siamo stati messi sotto per due gare consecutive da formazioni in 10 uomini".

Paolo


Come sopra. Il problema è di abitudine alla gestione del pallone, nonché di insicurezza, la stessa che poi porta a commettere gli errori costati tanti punti finora. Ci fosse davvero quella convinzione da grande squadra, basterebbe un gol per avere sempre tre punti. Su questo però bisogna lavorare ancora tanto.

 

"Perchè il Cristiano Ronaldo argentino (J. Zanetti) non viene più schierato?? Troppo forte?? Ha una tecnica talmente cristallina da offuscare i compagni?? O non vogliono sprecarlo per partitelle così inutili?".

Federico


Di norma ignoro queste domande cariche di sarcasmo. Ma stavolta le prendo in considerazione. Senza offesa, ma cos'hai contro Zanetti? Sei di quelli che considera lui e i connazionali più anziani la rovina della squadra? Pensi che sia un personaggio da allontanare perché fa il male dell'Inter e degno della tua ironia? Credo che lo stesso Cristiano Ronaldo pagherebbe per diventare un simbolo e avere le capacità fisiche e morali riconosciute a Zanetti. Quest'anno è rimasto ai margini, non certo con gioia. Ma non ha battuto ciglio e ogni vola che è stato chiamato in causa ha fatto il suo nelle sue possibilità. Lui non se ne farà mai una ragione, ma il tempo è trascorso ed è arrivato il momento di dire basta con le scarpe chiodate, per rappresentare l'Inter in altro modo. Quest'anno Zanetti ha mantenuto un basso profilo e va apprezzato. Può essere criticato per alcune prestazioni al di sotto dei propri standard ventennali, ma non preso per i fondelli in questo modo. Permettimi di dubitare della tua fede nerazzurra, non per il tuo punto di vista ma per il modo in cui ti sei espresso.

 

"Se il sig. Fassone era stato portato in società per seguire la vicenda "nuovo stadio", adesso che di stadio di proprietà non si parla più, qual è il senso di proseguire il rapporto professionale con il sig. Fassone? Non sarebbe il caso di tornare a un po' più di senso di proprietà? Siamo l'unica "grande" (o presunta tale) a non avere UN dirigente tifoso che sia UNO".

Romano


Fassone inizialmente è arrivato proprio per la sua esperienza nei mercati asietici e nella costruzione degli stadi di proprietà. A Torino se n'era occupato lui, a Napoli ha fatto crescere il brand in Oriente. Anche all'Inter era quasi riuscito nel suo compito, portando la CRCC in affari con la società nerazzurra prima che i cinesi si tirassero indietro. Oggi a Fassone è stato affidato il compito di supervisore delle varie aree del club, proprio Thohir gli ha dato fiducia mentre sta lavorando alla ricerca di professionisti di varia natura per rinfrescare la dirigenza. Non posso mettere una mano sul fuoco sulla sua conferma a giugno, anche perché tutto è in divenire e qualche testa all'Inter è già saltata. Però mi sento di confermare che si tratta di un professionista serio a prescindere dal brutto incidente di percorso ai tempi della Juventus. Usarlo come capro espiatorio è ingiusto, anche perché oggi sta lavorando seguendo le indicazioni del presidente per migliorare l'Inter. Sul dirigente tifoso, in tutta franchezza, non ne sento la necessità assoluta. Tifosi, alla fine, si diventa difendendo la propria società ed è questo che conta. Se pensi che il dirigente più tifoso di tutti, Galliani, nasce come juventino, puoi capire che la tua perplessità non sia proprio una necessità urgente. Preferisco la competenza, anche perché il tifo annebbia il cervello e in certi casi non te lo puoi permettere.

 

"Adesso stiamo giocando meglio... Chiedo a Mazzarri di puntare molto sui giovani come Mateo, Ruben e Mauro perché sono grandi giocatori!".

Andrea


Credo che l'intenzione sia proprio questa, anche se per Botta dubito ci possa essere molto spazio. Il vero Ruben lo si vedrà solo la prossima stagione, dopo una preparazione ben fatta, ma non escludo che possa andare a giocare in prestito altrove. Dopotutto l'agente giorni fa ci ha confermato che le offerte non gli mancano e che se non fosse stato Mazzarri a imporsi sarebbe andato a giocare a Livorno. Dipende dai movimenti di mercato nel reparto avanzato. Icardi ormai viene considerato un titolare, mi chiedo se lo sarà anche la prossima stagione (in caso contrario significherebbe l'arrivo di un top player in attacco). Kovacic sta emergendo nell'undici titolare solo da poco ma c'è fiducia in lui nella prossima stagione.

 

"Spero che lo scambio Icardi-Morata sia semplicemente uno scherzo di cattivo gusto".

Francesco


Ti confermo che non mi risulta sia in lavorazione un'operazione del genere. Poi, nel calcio non si può chiudere alcuna porta ma l'Inter chiederebbe un po' di soldi in cambio. Al momento ne scrivono solo in Spagna ma non mi sorprende visto che il ritocco dell'ingaggio è in agenda e certe voci emergono spesso in queste situazioni.

 

"Ci vogliono giocatori in difesa...perché ogni volta che entra in area l'avversario mi vengono i brividi... e i vecchietti metterli a riposo!".

Donato


Non è un problema di giocatori, ma di impostazione. Presi singolarmente i nostri difensori sono bravi, ma se l'avversario entra in area è copa di tutta la squadra perché anche gli altri reparti devono collaborare nella fase di copertura. L'arrivo di Vidic non abbasserà l'età media ma porterà esperienza e leadership, la stessa che l'addio di Samuel farebbe mancare. Bisogna comunque lavorare per migliorare l'organizzazione arretrata, perché oltre agli errori dei singoli sono i movimenti complessivi che a volte lasciano a desiderare.

Sezione: La Rubrica / Data: Mar 22 aprile 2014 alle 00:30
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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