"Guarin Profeta e Kovacic contro le piccole si può! Herna in mezzo a curare l'impostazione e dare equilibrio al centrocampo. Mateo per creare superiorità numerica e maggiore velocità al gioco gestendo palla. Guarin per potenza e inserimenti in avanti. Se il gioco lo gestiamo noi sarà meno difficile andare in difficoltà anche dietro. Ora che incontreremo 5 provinciali dobbiamo dare un segnale di forte superiorità per chiudere il discorso Europa.#forzainter".

Roberto

L'idea di vederli tutti insieme è stuzzicante, ma molto complicata. Anche contro le piccole serve equilibrio, gestire il pallone è importante ma già avverrebbe visto che l'avversario tende a chiudersi e a lasciarci giocare. Il problema nascerebbe in caso di palloni persi, che pur con buoni palleggiatori in campo arriverebbero. Chi tampona in mediana? Chi protegge la difesa dalle ripartenze avversarie? L'equilibrio non è un optional, in particolar modo con chi ti affronta aspettando che tu ti sbilanci ed è ovvio che non puoi gestire il pallone 90 minuti. Se poi quei tre garantissero entrambe le fasi chissà che Mazzarri non li provi, ma penso sia possibile solo a partita in corso.

 

"C'è ancora qualcuno che critica Cambiasso. Ma perché? È inoltre possibile che Mazzarri non riesca a trovare una soluzione alternativa al gioco sulle fasce? Assodato che D'Ambrosio non lo farà giocare durante questo campionato e che Naga-Jonny sono stanchi...".

Paolo

Non so neanch'io perché ci sia questa predisposizione anti-Cambiasso, ieri ho visto il giocatore insuperabile che ammiravo fino ai tempi del Triplete, con il limite di avere meno fiato di allora. Ma l'intelligenza per sopperirvi è sempre la stessa. Credo che l'atteggiamento ostruzionista nei suoi confronti non prenda in considerazione le qualità che vanno oltre la carta d'identità, ma sia frutto del pensiero anti-asado che molti tifosi condividono. Penso anche che questo Cambiasso non faticherebbe a trovare un altro ingaggio altrove, anche in un club di primo livello. Sugli esterni, più che la stanchezza pesa il fatto che le squadre che affrontano l'Inter ormai hanno imparato a bloccare le fasce con continui raddoppi. E dal momento che né Nagatomo né Jonathan sono fenomeni nello spezzarli, tutto il gioco e le loro prestazioni ne risentono.

 

"Magari non sarà da Inter (mi chiedo chi nella squadra lo sia) ma dopo le prestazioni ottime di Belfodil contro il Napoli e la Sampdoria ieri, era veramente così inutile tanto da non farlo giocare mai nel girone d'andata in piena emergenza attaccanti? E soprattutto perché allora è stato preso (metà del cartellino per una valutazione totale molto importante) se non è mai rientrato a prescindere nei piani dell'allenatore? Davvero solo per liberarsi dell'ingaggio di Cassano?".

Giovanni

Innanzitutto partiamo dall'operazione di mercato, meno esosa di quanto sia stato detto e scritto da alcuni organi di informazione. L'Inter doveva trovare una sistemazione a Cassano, non gradito a Mazzarri e con un ingaggio significativo, quindi ha pensato di acquistare un giovane di belle prospettive in cambio del talentuoso barese. A tutte le latitudini e longitudini sarebbe stata una bella mossa, peccato che sul campo non abbia trovato conferme. Se Mazzarri non lo ha impiegato con continuità, anzi praticamente mai, è perché tatticamente non riusciva a inquadrarlo nel contesto della sua squadra. Troppo anarchico per rendere come avrebbe dovuto e potuto, al punto da essere schierato da esterno destro visto che da centravanti non risultava impattante. Normale che un '92 possa essere grezzo dal punto di vista tattico, ma ha incontrato un allenatore che cura ogni particolare e non può ignorare questo gap (lo stesso Kovacic ne soffre). A Livorno la mente di Belfodil è più sgombra e non gli viene chiesto il lavoro preteso da Mazzarri. In quella dimensione, come accaduto a Parma, l'attaccante è tranquillo, non ha pressioni e non deve svolgere dei compiti che non sono (ancora) nelle sue corde. Va aggiunto che un paio di buone prestazioni non possono essere sufficienti per valutare la crescita di un giocatore".

 

"Mi piacerebbe sapere se Rolando resta, che fine fa Ranocchia, cosa ne sarà di Schelotto e Pereira e chi arriva in attacco... Avete qualche info a proposito? Grazie".

Martino

Troppo presto per le questioni di mercato, posso solo aggiornarti sulla situazione ad oggi. L'Inter vuole riscattare Rolando, ne sta già parlando con il Porto sperando di ottenere uno sconto rispetto ai 5 milioni fissati la scorsa estate. Pereira è un discorso che verrà affrontato a giugno 2015, essendo in prestito al Sao Paulo per 18 mesi. Poi, si spera, i paulisti lo riscatteranno a 7 milioni ma non metterei la mano sul fuoco. Schelotto è una situazione delicata: ha accettato di andarsene la scorsa estate solo in prestito perché vuole tornare all'Inter, ma ad oggi non vi sono le condizioni perché ciò avvenga. A giugno se ne riparlerà e si farà il punto della situazione, non escludo un nuovo prestito. Ranocchia non è intenzionato a firmare il rinnovo di contratto e nel giugno 2015 si libererà a parametro zero, a meno di non partire la prossimaa estate a una cifra più bassa del suo reale valore. Questo il quadro che lo riguarda al momento, a meno che la partita di ieri sia solo la prima di una lunga serie di presenze che gli diano garanzie tecniche e lo portino a considerare la firma con l'Inter. Alla fine lui sarebbe rimasto in nerazzurro se non fosse finito nelle retrovie. Per quanto concerne l'attaccante, nessuna novità concreta ad oggi. Penso che la dirigenza voglia prima valutare Icardi nel modo giusto prima di decidere su chi investire. Se l'argentino si confermerà all'altezza del ruolo da titolare, arriverà probabilmente una punta per la paanchina. Altrimenti si cercherà un profilo più alto, sempre nel rispetto del FFP. Dipende tutto da Icardi e dal modo in cui legittimerà l'investimento di 13 milioni fatto dall'Inter la scorsa estate per lui.

Sezione: La Rubrica / Data: Mar 11 marzo 2014 alle 00:30
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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