Un pari su un terreno ostico come quello dell’Olimpico di Roma, sponda giallorossa, chiude in maniera positiva la settimana dell’Inter, che contro i giallorossi di Rudi Garcia ha disputato una partita molto buona, non coronata dal gol come effettivamente avrebbe meritato ma comunque preziosa soprattutto per il morale. Settimana che ha visto importanti cambiamenti interni alla dirigenza nerazzurra, ma che invece non ha visto, purtroppo, cambiare la solfa arbitrale in campo. E allora, allacciate le cinture e preparatevi ad una nuova, elettrizzante, hiiiit paradeeee!!!

10 – YOU LEARN (Alanis Morissette). Canta: DANILO D’AMBROSIO
Una piccola ombra nel quadro di una bella performance: l’esterno arrivato dal Torino, dato come possibile titolare, alla fine non è sceso nemmeno in campo contro la Roma. E qualche dubbio si insinua: per il ragazzo è stato ingaggiato un lungo duello per sottrarlo alla concorrenza di Milan e Roma, anche in virtù del buon avvio di stagione, ma alla fine gli sono stati concessi solo pochi minuti in nerazzurro. Mazzarri in conferenza stampa ha sostanzialmente spiegato che prima di scendere in campo dovrà ancora imparare molti aspetti del suo gioco. La speranza è che D’Ambrosio sia un allievo dall’apprendimento facile…
“Throw it down ( the caution blocks you from the wind), hold it up ( to the rays ), you wait and see when the smoke clear …”

9 – GRAZIE, PREGO, SCUSI (Adriano Celentano). Canta: WALTER SABATINI
Un lungo susseguirsi di voci, indiscrezioni, commenti: Erick Thohir voleva lui, Walter Sabatini, l’uomo mercato della Roma, per ricostruire la nuova Inter dopo i tanti saluti a Marco Branca. Un corteggiamento più o meno concreto, che ha portato il club capitolino a muoversi per tempo facendogli fare ciò che in carriera forse il ds non aveva mai fatto: firmare un contratto pluriennale. Con soddisfazione di tutte le parti, anche perché Thohir ha fatto capire di voler dare piena fiducia a Piero Ausilio.
“Prego: vuol ballare con me?...  Grazie, preferisco di no: non ballo il tango col casqué…”

8 – CUORE D’ACCIAIO (Luca Barbarossa). Canta: ESTEBAN CAMBIASSO
Torna dal primo minuto e torna a dirigere il centrocampo come ha sempre dimostrato di saper fare: il Cuchu a Roma è stato indubbiamente tra i migliori in campo, soddisfazione importante per un giocatore da anni faro dell’Inter che però ora sta affrontando il tema caldo del rinnovo del contratto. Interpellato a riguardo non ha sciolto proprio tutte le riserve, ma ha assicurato che da giocatore o da tifoso il suo cuore rimarrà sempre nerazzurro. Un giuramento d’amore che va al di là di tutto…
“Vorrei avere un cuore d'acciaio, e occhi duri da puntare addosso, come lame taglienti pronte a ferire…”

7 – SU E GIU’ (Vernice). Canta: SAMIR HANDANOVIC
Dal rischio dell’errore da gogna sul pallone di Destro non controllato alla parata salva-match su Miralem Pjanic: ha trovato subito il modo di riscattarsi diventando eroe della serata, dopo il rischio flop. Stagione altalenante, quella dell’estremo difensore sloveno, capace di sciorinare prestazioni importanti come di incappare in giornate non degne della sua fama. C’è da dire che con una difesa quadrata come quella composta da Juan, Samuel e Rolando anche lui pare averne guadagnato in serenità, speriamo che l’assenza dell’argentino e quella possibile del brasiliano col Torino non gli facciano perdere ancora l’orientamento.
“Strano io, strana questa vita, ma l’importante è che oggi, sia una bella giornata…”.

6 – IL SILENZIO DEL RUMORE (Franco Battiato). Canta: LO STADIO OLIMPICO
Non è stata una bella immagine per il calcio italiano, considerato che in tribuna c’era anche un esponente politico europeo di riguardo come il Ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans. L’Olimpico con poco più di 20mila spettatori ha fatto solo male al nostro pallone, al di là delle motivazioni che hanno portato a tutto questo. Adesso, però, sarebbe davvero il caso di cercare provvedimenti seri che possano essere punitivi verso chi sbaglia e contemporaneamente non mortificare ulteriormente uno spettacolo e chi vi vuole assistere. Lo vogliamo fare?
“Non hai forza per tentare, di cambiare il tuo avvenire, per paura di scoprire, libertà che non vuoi avere...”

5 – SUPERMAN (Lazlo Bane). Canta: ERICK THOHIR
Aveva detto di non essere Nembo Kid, il presidente dell’Inter. Eppure, la capacità con la quale riesce a smaltire il jet-lag e a barcamenarsi da un impegno all’altro dopo aver sorvolato quasi tutto il globo ha un che di impressionante: non fa in tempo a chiudere la sua puntata in Italia e atterrare a Giacarta ed eccolo alle prese con un nuovo importante impegno in patria. E già nei prossimi giorni, sarà di nuovo a Milano per proseguire nel suo lavoro di rifondazione societaria. Ha sempre detto di essere mosso dalla leva della passione Thohir; passione in quantità industriale, specie se vista con gli occhi di un pigro sedentario come il sottoscritto…
“I know what I've been told, you gotta work to feed the soul…”

4 – REVOLUTION (Bob Marley and the Wailers). Canta: L’ORGANIGRAMMA SOCIETARIO DELL’INTER
Prosegue senza fretta ma nemmeno senza pausa la ricomposizione dei quadri del club di Corso Vittorio Emanuele. Dopo Grant Ferguson, ecco l’arrivo di Michael Williamson come nuovo CFO, e insieme una serie di spostamenti, come quello di Milly Moratti che lascia la carica di direttore artistico, incarico che aveva suscitato anche qualche ironia, per passare all’advisory board in compagnia di Nicola Volpi. L’Inter si muove, e sembra farlo sapendo bene gli obiettivi da perseguire e la strada da seguire. Una rivoluzione che tutti auspicavano…
“It takes a revolution to make a solution; too much confusion, so much frustration…”

3 – ELECTRICITY (Arctic Monkeys). Canta: DANIELE DE ROSSI
Che sia un giocatore che sente certe partite più di altre sul piano emotivo, è un dato consolidato e come cosa può anche starci. Quello che però si fa fatica a capire è come nel vice-capitano giallorosso la trance agonistica si trasformi troppo spesso in un eccesso di foga che va anche oltre i limiti del tollerabile. Sabato sera De Rossi è stato protagonista in negativo sotto tutti gli aspetti: picchia più volte Icardi, sbraita troppo spesso con gli avversari, addirittura arriva ad inveire contro l’arbitro intimandogli di vergognarsi. Come se quanto da lui commesso fosse già passato in cavalleria. Incomprensibile, anche non essendo la prima volta…
“My heart was breaking and got left unlocked, didn't see you sneak in but I'm glad you stopped…”

2 – UNDISCLOSED DESIRES (Muse). Canta: WALTER MAZZARRI
L’amaro conto è giusto, inutile girarci intorno: a questa Inter qualche punto manca, punti che in certi casi fanno anche male. E fa bene il tecnico nerazzurro a sottolineare questo gap, limitandosi forse quando parla di cinque-sei punti. Per un motivo o per un altro, questa squadra alla fin fine ha raccolto meno di quanto seminato, ed evidentemente il mister, pur mettendo la firma per un piazzamento così a fine campionato, certamente in cuor suo avrebbe voluto un bottino ancora più pesante. Ma le ultime prestazioni in questo senso sono confortanti, e per il finale di campionato si può essere ottimisti.
“I want to exorcise the demons from your past, I want to satisfy the undisclosed desires in your heart…”

E ora, eccoci al momento tanto atteso: quello della posizione numerooo unoooo!!!

1 – TRAGEDY (Bee Gees). Canta: MAURO BERGONZI
No, le cose non sono migliorate. Anzi, dopo una settimana rovente il week-end degli arbitri è iniziato come peggio non poteva. Nell’occhio del ciclone c’è il fischietto genovese, contestato per le sue decisioni dall’una come dall’altra parte: dai due rigori (eh sì, a questo giro si raddoppia) non concessi all’Inter a quelli negati alla Roma che hanno scatenato l’ira di De Rossi, senza contare i vari episodi ulteriori. Continuiamo pure a dire di avere la classe arbitrale migliore del mondo e di non volere la tecnologia in campo; viene in mente la celebre battuta di Nanni Moretti nel film ‘Bianca’ a proposito della torta Sacher…
“Held in time, in a world of tears I slowly drown.  Going home, I just can't make it all alone…”

BONUS TRACK - STATE OF EMERGENCY (Alien Ant Farm). Canta: GIAMPIERO VENTURA
Se Atene piange, Sparta non può certamente ridere. Il Torino ha perso in un colpo solo l’intera difesa titolare schierata contro la Sampdoria in vista del match contro l’Inter, con Maksimovic, Bovo e Glik in diffida e tutti ammoniti. Considerate anche le assenze di Moretti e Masiello, la situazione assume i contorni di una vera e propria emergenza. Dovrà lavorare molto di fantasia, l’esperto tecnico granata.
“Welcome to the state of emergency, realize the fate of this urgency…”.

Sezione: La Rubrica / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 00:30
Autore: Christian Liotta
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