Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, si presenta ai microfoni di Premium Sport per commentare l'esito del match contro l'Inter. Partendo dagli elogi di Luciano Spalletti e dalla prestazione di Samir Handanovic: "Penso sia il più forte d'Europa e probabilmente del mondo nel suo ruolo, è normale facesse una grande partita. Ha fatto interventi straordinari, ma sono comunque soddisfatto: il primo tempo è stato straordinario per la pressione fatta sugli avversari, nella ripresa abbiamo cambiato il centrocampo per vedere se potevamo andare avanti. Fare il 75% di supremazia territoriale senza concedere troppo ad avversari di grande livello è un bel risultato". Su Lorenzo Insigne: "Oggi ci ha detto che non sentiva più dolore e lo abbiamo rischiato, anche se lo staff mi diceva che non rischiavamo niente".

Si torna sulla denuncia dei cori dei tifosi nerazzurri: "Mi arrabbio perché ci sono forme di razzismo cui fanno tutti attenzione, di fronte a certi cori c'è meno sensibilità mi dà fastidio. Penso che un appello al pubblico si potesse fare". Ma cosa può chiedere ancora Sarri al Napoli? "Se penso a stasera, 2-3 situazioni su cross abbiamo riempito un po' troppo l'area. Poi ho visto scelte che non ho gradito di giocatori che hanno tirato invece di mandare in porta il compagno. Con un po' di lucidità potevamo venirne meglio a capo". Sull'influenza degli impegni europei: "Io vedo il Napoli più motivato in campionato rispetto all'Europa, stasera abbiamo avuto determinazione per 90 minuti, a Manchester per 55. Poi il City ha levatura tecnica straordinaria e ci può stare di andare in difficoltà. Ma la mia sensazione è questa, chiaro che qualcosa ci toglie però è una fortuna fare la Champions. Pagheremo quanto è dovuto, ma stasera non ho visto difficoltà sul piano fisico. Io posso intervenire quando voglio, ma se nell'inconscio scattano certe molle è difficile intervenire. Se rimane in testa la sensazione di essere più competitivi in campionato è difficile far cambiare idea, spero non sia così perché anche se non abbiamo tante possibilità di andare avanti è bello giocarla. Ora però rimaniamo lucidi, se si continua su questi livelli pochi faranno punti al San Paolo". In chiusura, dopo che Spalletti aveva detto in conferenza che se fosse rimasto in banca Sarri sarebbe ora ministro dell'economia, Sarri definisce Luciano Spalletti "ministro della difesa".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 21 ottobre 2017 alle 23:35
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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