Comincia con l'Inter la serie di confronti durissimi che dovrà sostenere la Lazio a cavallo tra il 2014 e il 2015 (dopo i nerazzurri ci saranno Sampdoria, Roma, Napoli e Milan) . Ne è consapevole anche il capitano Stefano Mauri: "Sì, un ciclo di ferro che può es­sere decisivo. Dobbiamo partire con il piede giusto. Vincere a San Siro non sarà facile, ma possiamo provarci. Vogliamo andare alla sosta conservando il terzo posto". Nerazzurri più temibili ora che c’è Mancini? "L’ho sempre ammirato, prima da giocatore poi da allenatore. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di essere un suo compagno di squadra o un suo giocatore". E domenica rivedrà Hernanes. Che non se la passa bene. "Ed è un vero peccato. L’ho visto qualche tempo fa e mi spiegava, con grande amarezza, come i problemi fisici gli stiano impedendo di espri­mersi come sa. Lui è uno che ha bisogno di alle­narsi bene per poi rendere in campo. E questi guai fisici non glielo consentono". Quello di domenica per Mauri è come un derby, no? "Da ragazzo tifavo Milan, è vero. Ma ormai mi sento solo laziale".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 19 dicembre 2014 alle 08:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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