"E’ stato un crescendo. Prima il ritorno in Europa, poi l’arrivo di tutti questi grandi giocatori. Direi che questa è una rosa da vertice e soprattutto c’è una grande differenza con le ultime estati: negli anni scorsi le stagioni ricominciavano fra mille dubbi, stavolta no". Parla così Giacomo Bonaventura intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Dunque un cambiamento drastico era inevitabile?
"Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle: la verità è che se siamo arrivati sesti o settimi è perché la rosa era da sesto o settimo posto. Lo scorso campionato, ad esempio, abbiamo pagato i tanti giovani: non puoi pretendere continuità di rendimento da giocatori con età così bassa".

Ora però lei parla di rosa da vertice: si spieghi meglio.
"Per vertice intendo chiudere fra le prime quattro. Non parlavo di scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rose, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie".

Sezione: L'avversario / Data: Mer 19 luglio 2017 alle 04:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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