Intervistato da Radio Uno Rai nel corso di ‘Radio Anch’io – Lo Sport’, Javier Zanetti, vice president dell’Inter, commenta rispondendo alle domande dei conduttori e degli ospiti in maniera approfondita i temi del momento in casa nerazzurra. Partendo da una domanda simpatica: “Se sto imparando il cinese? Piano piano, è molto difficile ma ci facciamo capire”.

C’è comunque un bel clima in questa società grazie alla nuova proprietà che ha voglia di investire?
“Sì, direi che è una cosa molto positiva. Suning è un gruppo molto forte e serio, che ha tanta voglia di proiettarsi al presente e soprattutto al futuro. Tutti siamo a disposizione per fare un grande lavoro e portare l’Inter sempre più in alto”.

L’Inter è un cantiere molto interessante, De Boer sta lavorando bene. Anche col Bologna i nerazzurri han giocato una partita di buono spessore tattico.
“Sì, ci sono i presupposti. Frank sta facendo un ottimo lavoro, le difficoltà iniziali erano normali perché è appena arrivato e non conosceva il calcio italiano. Ma sta mostrando una grande professionalità e il lavoro si sta vedendo in queste ultime partite, con una squadra che cresce ad ogni gara. Spero che ci porti alle posizioni di vertice”.

De Boer sta mostrando anche grande carattere, come dimostra la decisione di togliere Geoffrey Kondogbia che non rispettava i suoi ordini.
“Soprattutto ieri ha capito che doveva cambiare perché serviva un giocatore con altre caratteristiche e ha cambiato. Kondogbia però non deve essere considerato bocciato, magari è stata una partita interpretata male. Con l’ingresso di Assane Gnoukouri la squadra ha giocato diversamente, però questo è stato il motivo”.

Milito ha detto che potresti essere presidente. Ti piacerebbe?
“Ringrazio Diego. In questo momento sto facendo il mio percorso e sono contento dell’opportunità. Ringrazio Erick Thohir e la nuova proprietà che ha molta fiducia in me, sono sempre più coinvolto nelle cose più importanti del club. Sono di supporto nelle aree che mi competono e sono felice di quello che faccio, spero che il mio lavoro possa portare a risultati importanti”.

De Boer sta cominciando a conoscere bene l’organico. Coi progetti appena elencati, avrà spazio per chiedere qualche innesto sul mercato per fare una squadra come lui vuole?
“Senz’altro, con Frank c’è un grande confronto e partecipazione da parte di tutti. Valuteremo dove intervenire per rinforzare una squadra già interessante. C’è grande disponibilità nell’accontentarlo”.

L’Inter è andata sotto sei volte su sette sin qui. È una coincidenza o c’è un motivo?
“C’è ancora da lavorare, ma in ogni partita l’Inter ha avuto un approccio molto positivo. Il fatto di andare in svantaggio ha dato la forza di reagire e vincere gare importanti, ma ci sarà sempre da lavorare. Ritengo che questa squadra stia crescendo ma può dare molto di più”.

È una delle Inter più interessanti dal dopo-Mourinho sul piano tattico:
“Questo è vero, sono arrivati giocatori interessanti come Antonio Candreva, Ever Banega, Joao Mario, che hanno alzato il tasso tecnico e dato più qualità. Questi ragazzi hanno tanto da dare, spero possa bastare per arrivare a competere per traguardi importanti”.

Un tifoso ricorda il momento dell’addio:
“Non smetterò mai di ringraziare i tifosi per l’affetto dimostrato, il legame con gli interisti è fortissimo”.

Domani Totti compirà 40 anni. Come si fa ad arrivare a 40 anni giocando e correndo come lei?
“Con la passione, che  ci porta a volere essere protagonisti e dare tutto per la squadra. Sempre dobbiamo dare qualcosa in più per aiutare i ragazzi che stanno iniziando e stanno facendo un percorso importante. Serve a dare un senso di appartenenza. Vedere Totti giocare e dimostrare ciò che sa fare è un grandissimo piacere. Con Francesco abbiamo vissuto momenti molto belli, spero possa dimostrare ancora il suo valore. Anche oltre i 40, se se la sente”.

L’Inter come considera l’Europa League?
“Dobbiamo onorarla perché è una competizione europea; giovedì possiamo riscattarci dopo la prima partita. Da lì penseremo ad un altro match importante come quello con la Roma”.

Brozovic è un dissapore momentaneo o e già sulla lista di chi cambierà?
“È stata presa questa decisione da parte di società e staff tecnico, ma ora sta dimostrando di volersi mettere a disposizione. Vedremo quale sarà il momento più opportuno”.

L’impegno coi bambini:
“Con Fondacion PUPI stiamo lavorando tantissimo. C’è ancora tanto da fare ma siamo contenti di esserci presi questa responsabilità 15 anni fa per dare ai bambini un futuro migliore”.

Ma Zanetti gioca ancora per divertimento?
“Sì, grazie a Francesco Toldo e a Inter Forever ci ritroviamo per qualche partita”.

Parlando della proprietà cinese, è possibile sapere qualcosa su come l’Inter si sta muovendo in termini di progettualità?
“Lavoriamo sempre per fare in modo di far crescere la squadra. Stiamo pensando al progetto stadio e a una nuova struttura per il settore giovanile. Inter Campus rimane un progetto di responsabilità sociale molto importante per noi. Speriamo di poter fare questi interventi per tenere la società al top”.

Grande attenzione anche ai calciatori giovani e italiani.
“Certo, ci teniamo perché pensiamo che il nostro settore giovanile stia lavorando molto bene. Vogliamo far crescere i nostri ragazzi per poterli fare esordire con l’Inter in Serie A”.

Il futuro del calcio italiano sarà sempre più a portata dei cinesi?
“Questo è molto probabile, si vedrà. Posso parlare per noi, che abbiamo trovato un partner serio e che ci tiene alla storia della società e a tutto quello che l’Inter ha fatto in passato e vuole portare il club a lottare per grandi traguardi”.

Avete chiesto dei cinesi che vogliono il Milan?
“No, fra di noi non ne abbiamo parlato. Non conosciamo quello che sarà il futuro del Milan ed è giusto che sia così perché non corrisponde a noi”.

De Boer è un allenatore o un manager all’inglese? Il mercato è frutto di una decisione collegiale o prevalgono le sue richieste?
“De Boer fa parte di un gruppo di lavoro che si confronta e decide cosa è meglio per rinforzare la squadra. Non sono solo decisioni del tecnico ma c’è anche una struttura societaria che lo supporta e poi prende la decisione”.

Arrivano riconoscimenti anche da tifosi di altre squadre:
“Mi fa piacere, mi rende felice”.

Chiudendo con la Juventus: per voi dell’Inter rappresenta un punto di riferimento?
“No, siamo due società completamente diverse, con la propria storia e il proprio percorso. Noi cerchiamo di arrivare ai successi con la nostra esperienza e le nostre capacità”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 settembre 2016 alle 10:30 / Fonte: Radio Uno Rai
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print