Una prestazione sontuosa in tutto e per tutto, un 7-0 che allontana incubi e cattivi pensieri e rilancia alla grande l'Inter, contro un Sassuolo arrivato con le migliori intenzioni a San Siro e finito clamorosamente travolto dall'ondata nerazzurra. Al termine dell'incontro coi neroverdi, Walter Mazzarri si presenta ovviamente raggiante in conferenza stampa. Ecco le sue parole raccolte dall'inviato di FcInterNews.it:

Un altro 7-0 col Sassuolo, cosa ha detto oggi e l'anno scorso ai suoi?
"Ogni partita è diversa. Quest'anno è andato tutto per il verso giusto, oggi abbiamo fatto vedere un bel calcio, quello che piace a me".

FcIN - All'inizio Dodò e Juan hanno avuto qualche piccolo problema sulla loro corsia, ma la loro gara è stata in crescendo. Ha dovuto cambiare qualcosa nel sistema o è bastato semplicemente un discorso per invertire la rotta?
"Abbiamo fatto una serie di errori, a volte si è esagerato, magari palleggiando sul 2-0 quando si doveva fare qualcosa di semplice. Ci piace specchiarci, siamo ancora giovani del resto, però abbiamo rischiato il 2-1 e si sarebbe complicato un po' tutto. E' anche la sicurezza del giocare tranquilli, siamo ancora un po' acerbi e dobbiamo lavorare su questo per migliorare".

Medel come lo giudica? Le ha morso la mano?
"Oggi abbiamo fatto tutto bene, con la giusta concentrazione e quello che ne segue. Di Gary sono molto contento, ha fatto tutto bene anche in fase passiva. Per noi è fondamentale per dare equlibrio tra le due fasi e lui mi sembra l'ideale. La mano? Me l'ha morsa lui, però me lo faccio dare sempre se va così..." (ride, ndr)

Quanto può fare la differenza un giocatore come Dodò per quanto esprime in campo, visto anche che il resto della rosa è rimasto simile?
"Dodò lo abbiamo preso perché ha caratteristiche fisiche e atletiche, oltre che tecniche, che ci piacciono. Giovani così devono stare attenti sulla fase difensiva, lui ha imparato subito ma deve migliorare ancora. Io sono agevolato dal fatto che il gruppo mi conosce, poi la squadra crede in quello che faccio e c'è uno spirito aggressivo e questo cerco. Se avremo questa faccia per tutto il campionato possiamo toglierci tante soddisfazioni".

L'ingresso di Palacio è dettato dal provare il 4-3-3 o dal provare nuove soluzioni per giovedì?
"Ho cercato di recuperare diversi elementi, come Kovacic che ha giocato in nazionale. Ho anche preso in considerazione l'idea di togliere un attaccante ma volevo anche recuperare Dodò. Visto che la partita era in discesa, ho anche voluto usare questo tempo per provare questo esperimento". 

Nello spogliatoio sono apparse le famose frasi, dopo il mercato c'è stato un patto. La squadra in effetti si aiuta e lotta fino al 95esimo. Le piacerebbe che l'Inter diventasse un piccolo Atletico Madrid?
"Lo spero... Noi dobbiamo avere la mentalità tale che ogni partita va disputata assatanati, dal Milan al Napoli al Sassuolo. Non sarà facile ma se ci riusciremo, visto che la qualità c'è, sarà bello togliersi delle soddisfazioni".

Palacio non può partire dall'inizio?
"Ha ancora un po' di dolore, abbiamo concordato pochi minuti perché cominciasse a prendere le distanze in una partita vera". 

Guarin ha risposto sul campo al colloquio della settimana?
"Quando è finito il mercato ho detto di avere la rosa giusta. Rispetto all'anno scorso, ci saranno tre competizioni e tutti avranno la possibilità di dimostrare il loro valore. E' facile per un allenatore unirli, un giocatore che gioca poco perde l'entusiasmo ma quest'anno sono più motivati e sarà più facile creare sinergia".

Moratti è venuto negli spogliatoi?
"Sì, è stato anche a cena ieri, è venuto prima e dopo la gara. Era contentissimo". 

Questo 7-0 contro una squadra che ha lasciato molti spazi come va gestito per evitare di perdere la motivazione?
"Oggi siamo andati a prenderli alti e aggredirli, e spero che lo si faccia anche quando le altre squadre inizieranno la manovra. Ma deriva dal fatto di andare alti a prendere il pallone e fare ciò che abbiamo fatto oggi".

Ora due trasferte lunghe, troppo presto per il turnover?
"Dove ci sono due giocatori alla pari, chi arriva fresco dà il massimo sempre. Chiaro che userò il turnover, ma un giocatore fresco può rendere di più in una gara come quella col Dnipro". 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 14 settembre 2014 alle 18:08 / Fonte: Dall'inviato a San Siro Christian Liotta
Autore: Christian Liotta
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