"Da gennaio soffro per la pubalgia. Facevo fatica a correre e ad allenarmi, mi ha penalizzato. Ora sto meglio ma il mister ha trovato altre soluzioni ed ora tocca aspettare, è normale. Ma sono felice". Ai microfoni de Il Giornale, Matias Vecino parla così delle ultime settimane vissute in panchina, da dove ha potuto analizzare i motivi che hanno consentito alla squadra di riprendere a correre in classifica: "Abbiamo ritrovato consapevolezza e fiducia e quando è così anche la fortuna torna a girare dalla tua parte. Prima si era abbassato il livello. Ci sono mancate certezze e quando è così è difficile uscirne e non capisci neanche perché ci sei dentro. Anche se ti alleni bene e ti impegni non riesci a mettere le cose in campo e ti gira tutto storto".

In questo contesto è stato fondamentale Spalletti, sul quale l'uruguaiano si esprime così: "Importante. A me ha dato tanta fiducia. È uno che ti spinge sempre a dare il massimo e andare oltre le tue possibilità".

Sugli obiettivi, l'ex Fiorentina spiega: "Inter sempre in alto? Questa è stata la cosa importante per il nostro obiettivo. Abbiamo la possibilità di allungare sulla Lazio ed è quello che vogliamo fare. Dobbiamo arrivare in Champions, è il nostro obiettivo".  

Si è parlato di divisioni, di clan, di litigi...
"Tutte balle che escono quando le cose vanno male. È normale che ci siano gruppi, io parlo di più coi sudamericani per questione di lingua. Ma siamo molto uniti. Quando va male si cominciano a cercare cose fuori dal calcio ma sono solo voci". 

E ora il derby. Come la vede?
"La vedo fondamentale per noi, abbiamo la possibilità di allungare. L'ultimo in coppa Italia l'abbiamo perso mentre all'andata abbiamo vissuto una notte incredibile e vogliamo viverne un'altra. Chi lo decide? Un episodio e gli attaccanti. I nostri sono forti e se gli diamo palle pulite in area sappiamo che possono fare male al Milan. Non dico come finisce, porta male. Ma vogliamo vincere. C'è più adrenalina, emozioni speciali. Noi giochiamo anche per la nostra gente e non vogliamo deluderla".

C'è qualcuno che toglierebbe al Milan? Magari un amico?
"Mmh... No, sinceramente no. Grande squadra in un ottimo momento ma non toglierei nessuno. Conosco i sudamericani e ho un ottimo rapporto con Kalinic ma non lo sentirò di certo prima del derby...". 

Se pensa al futuro, con chi vorrebbe giocare?
"Troppo facile dire Messi e Ronaldo. Dico Iniesta e Busquets".

Due che andranno al Mondiale, come lei.
"Un sogno, la cosa più bella e importante della carriera".

Eppure poteva giocare per l'Italia.
"
C'è stato qualche avvicinamento ma non ho mai avuto dubbi. La nazionale è troppo importante, giocare per l'Italia per me sarebbe stato come giocare per un club, non mi sento italiano, non avrebbe avuto senso né rispetto".

Lei al mondiale e Icardi no...
"
Speriamo tutti e due. Loro hanno tanti attaccanti ma uno come lui non può mancare e credo che alla fine ci andrà. Ci devono essere i migliori e ci sarà anche lui".

Ma se segna il gol decisivo nel derby che fa? Si scompone? 
"
Certo, in campo cambia tutto. Se segno impazzisco, faccio una corsa di 100 metri!". 

VIDEO - L'URUGUAY RINFRANCA VECINO: ERRORI AL MINIMO, TANTA INTERDIZIONE E PRESENZA IN DUE GOL

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 03 aprile 2018 alle 11:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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