Storico back-to-back scudetto per l'Inter Primavera, che questa sera si è portata a casa il secondo scudetto consecutivo battendo 2-0 in finale ancora la Fiorentina. Per la gioia di Stefano Vecchi, che parla così in conferenza stampa: "Noi bestia nera della Fiorentina? Credo che sia un merito arrivare in fondo, poi dopo le finali si giocano e succede sempre qualcosa di imponderabile. Il fatto che anche la Fiorentina sia arrivata vuol dire che lavora bene, con loro è capitato di trovarsi di fronte spesso come succedeva con la Roma qualche anno fa. Abbiamo qualche giocatore in più che sta meglio dal punto di vista fisico, ecco perché abbiamo vinto". 

Futuro per questi ragazzi come lo vede? In caso di seconda squadra, si vedrebbe sulla panchina?
"Non si sa di preciso se si farà un'Inter B, la società ci sta pensando, poi chiaro che mi farebbe piacere. Per quanto riguarda il mercato, qualcuno è stato disturbato dalle voci, però è un obiettivo del Settore Giovanile: facciamo comodo alla società perché con l'aiuto delle plusvalenze si costruisce una squadra più forte per l'anno prossimo". 

Pompetti si è preso il centrocampo: come lo giudica?
"Ci sono giocatori che partono in seconda fila e spesso e volentieri si trovano a essere protagonisti negli ultimi mesi. Ha avuto una crescita enorme, ha qualità e poi è cresciuto dal punto di vista fisico. Anche Bettella ha fatto una stagione incredibile, poi ci sono ragazzi del 2000 bravi come Colidio e Gavioli". 

Colidio e Zaniolo sono pronti per la prima squadra?
"Per una Serie A è difficile. Zaniolo può giocare dove vuole, ma gli manca esperienza: dal punto di vista fisico e tecnico è pronto. Poi magari non all'Inter ma in qualche squadra meno quotata potrebbe trovare spazio. Leggo che ci sono ammiratori". 

Domanda FcIN - Il prossimo traguardo è la Youth League?
"Quella europea è stata una grandissima esperienza che abbiamo vissuto con un percorso diverso l'anno scorso, abbiamo già visto che ci si confronta con squadre fortissime. Quest'anno abbiamo perso ai rigori col City, un club fortissimo. Sarebbe bello, ma sarà anche durissima perché il livello del calcio europeo è altissimo: le italiane non vanno mai avanti, dobbiamo chiederci il perché. Vai in Danimarca e Ucraina e hanno strutture migliori delle nostre, noi ci impieghiamo anni a cambiare le cose, che vanno cambiate magari prendendo spunto da club più portati a valorizzare i giovani". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 10 giugno 2018 alle 00:13 / Fonte: dall'inviato al Mapei Stadium
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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