Tra Erick Thohir e Massimo Moratti, alla fine a fare da padrone reale all'Inter potrebbero essere... le banche, nello specifico l'istituto Unicredit. E' la tesi del quotidiano economico Il Sole 24 Ore che ha preso in analisi l'ultimo bilancio della società di Corso Vittorio Emanuele attraverso una visura camerale. L'analisi riguarda principalmente il ruolo di Inter Media and Communications, la newco creata appositamente dal nuovo presidente nerazzurro per ottenere il famoso finanziamento da 230 milioni da Goldman Sachs e Unicredit. Si legge: "Il 5 giugno è stato scorporato il ramo d'azienda con i crediti per i diritti tv, le sponsorizzazioni, il marchio, che è stato conferito alla Inter media and communications Srl. Una nuova società, che appartiene interamente all'Inter e a una sua controllata, la Inter Brand. Marchi, sponsorizzazioni e crediti sono stati spostati da una mano all'altra della stessa persona (Thohir o Moratti?). Un'operazione infragruppo, come quella fatta da Moratti a fine 2005 con il conferimento del marchio alla Inter Brand Srl che regalò, sulla carta, una plusvalenza tappabuchi di 158 milioni. Inter media ha ottenuto il 5 giugno da Goldman Sachs e Unicredit un prestito di 230 milioni, utilizzati in larga parte dall'Inter per rimborsare i debiti bancari, tra cui quelli con Mps. Parte del prestito è stata bruciata da spese vive: 14 milioni solo per avvocati e commissioni bancarie. A Goldman Sachs sono stati pagati 3,1 milioni 'per la gestione della chiusura dei conti correnti bancari passivi'... Le quote di Inter media, la società ricca, sono state date dal club in pegno, come garanzia, alle banche. Da una visura camerale il pegno risulta a favore di Unicredit, che finanzia anche l'As Roma".

Questa operazione ha permesso all'Inter di mettere a bilancio una plusvalenza di 139,3 milioni, con un altro surplus da quasi 80 milioni finito nel bilancio di Inter Brand, dalla quale risulta un attivo di 33,2 milioni. Ma i dati non rispecchiano fedelmente la realtà perché, si legge ancora,  "le plusvalenze sono fittizie. In realtà nel bilancio dell'Inter c'è una perdita di quasi 103 milioni. In questo modo la società di calcio è stata svuotata della polpa, la parte ricca, mentre le sono rimasti i contratti con i calciatori, cioè i costi. I debiti totali dell'Inter sono 413 milioni, quasi 4 volte i crediti. Tra i debiti 12,5 milioni verso il comune di Milano per l'affitto dello stadio e 34 milioni verso i procuratori. E, dopo l'esonero di Walter Mazzarri, per i prossimi due anni e mezzo l'Inter dovrà pagare lo stipendio a due allenatori: Mazzarri guadagna 3,5 milioni netti all'anno, Roberto Mancini 4 milioni".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 21 novembre 2014 alle 20:30 / Fonte: affaritialiani.it
Autore: Christian Liotta
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