Muto, deluso e discretamente arrabbiato. Così viene descritto l'umore di Erick Thohir dalla Gazzetta dello Sport. Il 4-1 subito dal Cagliari ha segnato il pomeriggio dell'indonesiano, che si aspettava invece il replay del successo sull'Atalanta.

"Arrabbiato, ma senza perdere quella razionalità asiatica che noi latini non capiremo mai sino in fondo. Perché se un passionale come Massimo Moratti - che ieri non era al Meazza - nell’intervallo avrebbe forse ribaltato i suoi giocatori, Erick Thohir ha cercato di mandare messaggi positivi malgrado le quattro sberle prese in casa dall’ultima in classifica", spiega la rosea. A fine gara, Mazzarri e Ausilio si sono alternati nelle dichiarazioni, attuando in pieno la strategia del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Mentre Thohir ha detto la sua in un faccia a faccia con il gruppo. 

"Eppure il fatto che il presidente abbia lasciato S. Siro quasi due ore dopo la fine del match - mentre di solito si defila subito - dice che non è poi impermeabile come un k-way. Vero che aveva ospiti che hanno passato la settimana con lui tra Milano e Roma, ma ET ha voluto parlare e capire con tutto il suo staff i perché di un simile crollo. Dopo un blitz dalla squadra all’intervallo - ma limitandosi a stringere mani a una squadra in stato confusionale -, il tycoon a fine gara è sceso con il d.g. Fassone per un faccia a faccia con Mazzarri. L’occasione anche per concordare la linea da tenere verso l’esterno. Poi Thohir ha avuto un breve summit con i dirigenti", si legge. E adesso ci si aspetta una reazione, prima in Euorpa e poi a Firenze, ultimo match del primo tour-de-force della stagione. Questa sconfitta proprio non è andata giù a nessuno, tantomeno al presidente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 settembre 2014 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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