A meno di un mese dall'inizio del campionato, il mercato dell'Inter è sicuramente degno di consensi. Tra parametri zero di alto profilo e acquisti ideali alle necessità di Luciano Spalletti, la squadra si è oggettivamente rinforzata rispetto alla scorsa stagione, anche perché nel frattempo nessuno dei titolari è stato ceduto. Eppure, nonostante ciò mancano ancora dei tasselli significativi per definire completa la rosa nerazzurra e lo stesso allenatore lo ha confermato tra le righe ieri durante l'intervista alla Rai.

PRIMA IL TERZINO - La priorità è dichiaratamente una: il terzino destro. La cessione un po' a sorpresa di Davide Santon, con conseguente conferma di Dalbert, ha sguarnito la corsia occupata oggi dal solo Danilo D'Ambrosio. Non è un caso se Spalletti abbia dovuto proporre l'ex Nizza sul lato debole rispetto al proprio piede nella gara di Sion, esperimento che potrebbe essere replicato domani sera a Pisa contro lo Zenit San Pietroburgo. L'assena di un'alternativa al numero 33 è evidente, per questa ragione la dirigenza ha accelerato sul fronte Sime Vrsaljko, che ha già dato il suo benestare al trasferimento. Manca ancora il via libero definitivo dell'Atletico Madrid, poco entusiasta della formula proposta dall'Inter: prestito oneroso e diritto di riscatto.

IN MEZZO MANCA QUALCOSA - Una volta tappata questa falla con il terzino croato, Piero Ausilio si dedicherà al centrocampo, dove manca un elemento di spessore per completare adeguatamente il reparto. Praticamente sfumato per vari motivi Mousa Dembelé, l'intenzione è regalare a Spalletti un profilo di alto livello, che possa essere considerato titolare. Sulla carta, il nuovo innesto dovrebbe agire nella mediana a due al fianco di Marcelo Brozovic, a meno di variazioni al 4-2-3-1 di partenza. I nomi accostati all'Inter abbondano, anche se salvo cessioni importanti la formula rimarrebbe la solita: prestito (anche oneroso) con diritto di riscatto. Non certo la più gradita per un club che debba rinunciare a un calciatore importante. Inoltre, l'infortunio muscolare di Radja Nainggolan, che influirà inevitabilmente sulla sua pre-season e sulla costruzione della nuova Inter in cui il belga reciterà un ruolo fondamentale, fa scattare un allarme non da poco: chi potrebbe sostituirlo nel corso della stagione, qualora imprevisti di questo genere dovessero ripetersi? Con circa una cinquantina di partite in calendario, è impensabile che Nainggolan possa essere sempre in campo. Ergo, servirebbe un centrocampista in grado di ereditarne i compiti tecnici e tattici all'occorrenza. Un giocatore completo, in altre parole.

DA DESTRA SERVONO I GOL - L'ultimo innesto, che sulla carta doveva essere Malcom (destinato salvo sorprese alla Roma), è un esterno offensivo che possa garantire un certo numero di gol. In quel ruolo è arrivato Matteo Politano, quindi Spalletti non ha buchi. Ma è giusto affidarsi in toto all'ex Sassuolo? Al di là della ricerca del profilo ideale, il problema è il numero di esterni offensivi oggi in rosa. Considerando Ivan Perisic, Yann Karamoh, Politano e Antonio Candreva, ce ne sono due per posizione. Numero adeguato per affrontare tutti gli impegni. Eppure, sulla carta non è una batteria che, Perisic a parte, sembra in grado di supportare al meglio Mauro Icardi nelle quote realizzative. Il problema rimane, insomma, ma senza una cessione è difficile che venga aggiunto un nuovo elemento per quanto necessario. E saltato Malcom, esiste ad oggi un piano B? Dubbio lecito.

Pertanto, benché la priorità assoluta sia il terzino destro, è evidente che la rosa dell'Inter oggi manifesti delle lacune, per quanto sia decisamente rinforzata rispetto alla scorsa stagione. Per competere ad alto livello in campionato e onorare la prossima Champions League, al netto della bravura di Spalletti nel costruire un gruppo solido, almeno un altro paio di innesti sarebbero un toccasana.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 luglio 2018 alle 11:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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