L'arrivo di Stevan Jovetic ha spazzato via più di un dubbio sulla strategia di mercato dell'Inter per il reparto offensivo, in attesa del passaggio di testimone tra Shaqiri e Perisic. Il montenegrino ha vinto il ballottaggio con Mohamed Salah, giocatore diverso ma la cui situazione non permetteva alla dirigenza nerazzurra di attendere ulteriormente, alla luce dell'urgenza di Mancini di avere un'alternativa a Icardi e Palacio in attacco. Adesso, con il centrocampo che vede Felipe Melo in rampa di lancio per riempire l'ultima casella chiesta dall'allenatore, tutte le attenzioni si focalizzano sulla difesa, e in particolare sui terzini. 

PROFILO CHIARO - Sfumato Ervin Zukanovic, che si è stancato di aspettare lo sfoltimento del reparto temendo di dover rimanere ancora a Verona, è previsto un nuovo innesto sulla fascia sinistra e il profilo va ricercato proprio nella figura del bosniaco, accasatosi alla Sampdoria: mancino, capace di spingere, di crossare ma soprattutto a proprio agio nella fase difensiva. Meglio ancora se in grado, all'occorrenza, di accentrarsi per diventare un centrale a partita in corso. Zukanovic non è arrivato perché le cessioni in casa Inter tardavano ad arrivare e il problema ė ancora attuale, anche se negli ultimi giorni le strategie nerazzurre sono diventate più chiare. Yuto Nagatomo è destinato a essere la prima vittima dello sfoltimento e il giapponese, a un anno dalla scadenza del contratto, è consapevole di dover trovar un'altra sistemazione. In tal senso, il Galatasaray, come l'agente Tukuda ha ribadito a FcIN nei giorni scorsi, è una seria candidata e trova nell'ex Cesena il gradimento necessario, condizione che è mancata in altre operazioni in uscita dell'Inter. Non resta che attendere che i tempi siano maturi, soprattutto se questa cessione potrebbe essere legata al percorso inverso di Felipe Melo. 

ADDIO A SORPRESA - Nagatomo però non basta, serve un altro 'taglio' tra i terzini e se prima Davide Santon sembrava la vittima designata, nell'ambito di una trattativa con il Watford poi sfumata per scelta del canterano, oggi il principale candidato alla cessione è Danilo D'Ambrosio, a poco più di un anno e mezzo dal suo arrivo a Milano. Le richieste per l'ex granata non mancano e da parte sua c'è tutta l'intenzione di andare a giocare dove sarebbe titolare, magari con uno stipendio migliore. Se l'addio di D'Ambrosio si concretizzasse (la mancata convocazione per Istanbul è più di un indizio), associato a quello di Nagatomo ridurrebbe il reparto terzini a tre elementi: Martin Montoya, titolare della fascia destra; Davide Santon, prima alternativa su entrambi i versanti; Federico Dimarco, che ad oggi è tra i confermati e sarebbe un cambio per la corsia mancina; infine il mister X che dovrebbe arrivare una volta maturato il primo addio. Il tutto, senza dimenticare Dodò che è ancora alle prese con il recupero dall'intervento al ginocchio di qualche mese fa, ma che non sembra incontrare i favori di Mancini. Il quale cerca un profilo diverso rispetto al brasiliano, più abile nella fase di spinta che di contenimento. 

CRISCITO NON CASUALE - In sede di mercato, la sensazione è che tra i tanti nomi abbinati all'Inter vadano esclusi proprio quei laterali che prediligano salire piuttosto che mantenere la propria posizione e non siano in grado, in caso di necessità, di vestire i panni del difensore nel centrosinistra di uno schieramento a tre (non è un caso se si stia parlando di Criscito). Nessuno dei terzini oggi in rosa sarebbe in grado di eseguire questo compito, solo Juan Jesus che però, essendo un centrale prestato alla fascia, non garantisce dal punto di vista tecnico il contributo richiesto dall'allenatore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 31 luglio 2015 alle 20:11
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print