Dopo il ko dell'Olimpico, Roberto Mancini si è fatto sentire con i suoi, sia negli spogliatoi che davanti a tv e taccuini dei giornalisti. La Gazzetta dello Sport rivela: "Il sospetto, nella testa di Mancini, è che alcuni giocatori abbiano – più o meno inconsciamente – mollato. Per tre ordini di motivi e... motivazioni. Primo: il terzo posto che ormai era fantasia poter prendere. Secondo: Europeo, Olimpiade e Copa America alle porte. Terzo: la non riconferma per l’anno che verrà. Tutto questo avrebbe portato uno scollamento all’Olimpico".

UOMO D'ORDINE - Insomma, un calo generale che ha avuto come conseguenza una prestazione ampiamente insufficiente contro la Lazio. E allora, secondo la rosea, occhio alle scelte che si apprestano a compiere tecnico e società. "Mancio ha la sua ossatura-principe fra i big (Handa, Miranda e Murillo, Perisic, Brozovic e Icardi e forse Eder, ultimamente un po’ troppo dimenticato), mentre in mezzo c’è un ballottaggio. A Medel, Roberto Mancini farebbe un monumento ma per lui ci sono richieste da Russia e Argentina. Dipenderà dalla volontà del cileno, anche perché al momento potrebbe essere più Felipe Melo a dover lasciare l’Inter. Lì in mezzo Mancio vuole un uomo d’ordine, Biglia prima di tutti, e Medel può essere un jolly anche di... riserva". 

RISCATTI - Parentesi a parte meritano i tanti giocatori in bilico, tra riscatti possibili e obbligatori. Secondo la Gazzetta, l'arrivo di Caner Erkin a zero dal Fenerbahçe ha sancito la mancata permanenza di Alex Telles (la sua permanenza costerebbe 8,5 milioni a Thohir). Stesso discorso per Adem Ljajic, soppiantato dall'arrivo di Ever Banega (gli 11 milioni che continua a chiedere la Roma per il riscatto del serbo sono considerati eccessivi). Infine, il nodo Stevan Jovetic: "Lui si sente assolutamente dell’Inter, il contratto parla di un obbligo di riscatto fissato a 14,5 milioni alla prima presenza nella stagione 2016-17. Però non ha convinto, essendo Jovetic. L’escamotage, in caso di richiesta, è il precedente legato a Shaqiri: acquistato e ceduto in un pomeriggio. I continui viaggi a Madrid dall’amico Savic (Atletico) sono un indizio?", si domanda il quotidiano milanese. Da capire, in questo caso, la reale volontà di Mancini, che ha voluto e puntato tanto sul montenegrino la scorsa estate e potrebbe concedergli una seconda chance per far bene in nerazzurro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 03 maggio 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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