Sembrava una suggestione di mezza estate, ma con il passare dei giorni sta diventando sempre più reale: Mauro Icardi e Pablo Daniel Osvaldo insieme in campo dal primo minuto. Come analizza oggi La Gazzetta dello Sport, infatti, complice l'infortunio di Rodrigo Palacio (che non sarà disponibile prima della sosta) e la condizione ancora approssimativa di Ricky Alvarez, i due italoargentini stanno imparando a convivere e potrebbero essere loro a guidare l'attacco nerazzurro nel match d'esordio di campionato contro il Torino. Tutto ciò nonostante i due abbiano iniziato a lavorare a grande distanza l'uno dall'altro. Maurito è il più in forma perché presente dal primissimo giorno di raduno, mentre l'ex Southampton deve ancora trovare la condizione migliore poiché arrivato i primi d’agosto. Insieme hanno giocato uno spezzone a Salonicco e uno in Islanda, dimostrandosi incredibilmente complementari. E da oggi - ripresa dei lavori ad Appiano Gentile - Mazzarri inizierà a lavorare proprio sulla nuova coppia.

"Naturalmente mancano ancora 9 giorni al debutto in campionato e quindi nella testa di Mazzarri ci saranno prove, ritocchi e l’attesa che Osvaldo prenda ancor più minutaggio nelle gambe (per questo, quasi certamente, giocherà molto di più nel ritorno contro lo Stjarnan). Però l’idea è forte, e quei due spezzoni in campo hanno dimostrato che Maurito e Daniel possono assolutamente lavorare uno al fianco dell’altro. Anzi, più precisamente: uno pochi passi dietro l’altro - scrive la rosea -. È una sorta di tango italo-argentino, perché nonostante uno abbia scelto l’Albiceleste e l’altro l’Italia, entrambi vengono dall’Argentina e hanno avi italiani. Si conoscono e si 'sentono' i due, sia perché sanno giocare e sia perché l’Inter ha puntato su Osvaldo sapendo di poterlo considerare un bivalente, ovvero uno da area ma anche capace di giocare attorno alla prima punta. Ed è successo proprio così, sia in Grecia sia in Islanda: insieme hanno creato, a Salonicco con una bruciante verticalizzazione palla al piede di Osvaldo che dava 'assist' a Icardi (palla intercettata); poi a Reykjavik, spunto dell’ex juventino con tiro a girare dal limite deviato da Jonsson sulla traversa. Morale: sanno stare insieme, collaborare, coesistere". 

Che sappiano stare calcisticamente vicini lo dimostra anche uno studio sulle zolle che i due calpestano di più (per Osvaldo la ricerca si riferisce all’ultima annata): ovvio che, nascendo come giocatori capaci di vedere la porta, possano anche trovarsi in posizioni simili, ma è evidente che Icardi è uno più presente in area e Osvaldo poco fuori, ai limiti. Non a caso Mazzarri li ha messi così, e i numeri evidenziano quanto Icardi viva il cuore dell’area avversaria e quanto l’oriundo possa (anche e all’occorrenza) starne fuori per diventare una sorta di trampolino per la prima punta o cercando anche la conclusione da fuori (come nel caso della traversa presa in Islanda). WM, da oggi, lavorerà anche su questo tandem inserendo (mercato permettendo) Alvarez o il già rodato Ruben Botta, che però a giorni potrebbe raggiungere il Chievo e quindi essere inutilizzabile per la prima di campionato. Senza dimenticare Palacio, capocannoniere dell'Inter nelle ultime stagioni e dunque possibile protagonista di un altro sogno nerazzurro: il tridente. Mazzarri ci lavorerà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 agosto 2014 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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