Sulla carta è un'operazione di mercato eccellente, persino migliore rispetto a quella tentata un anno prima sempre per lui. Stevan Jovetic all'Inter in prestito oneroso di 18 mesi e riscatto obbligatorio a 12 milioni di euro, per un totale di 15 circa, è oggettivamente un affare considerata la caratura del calciatore. Giovane ma con esperienza, doti tecniche indiscutibili e capacità di cambiare il volto di una partita con una singola giocata, il montenegrino corrisponde perfettamente all'identikit tracciato da Erick Thohir per il nuovo corso nerazzurro. Con una inquietante postilla: il curriculum medico degli ultimi due-tre anni, che invita alla differenza sulla resistenza fisica del giocatore, spesso incappato in guai muscolari che lo hanno relegato ai margini del Manchester City, al punto da svalutarlo. Un colpo di mercato che necessariamente va ascritto alla voce 'scommesse', ma non certo per la qualità di Jovetic. Se il fisico reggesse nel tempo, sarebbe davvero una giocata d'alto livello di Ausilio, che già un anno prima aveva cercato di strappare il sì dei Citizens per un prestito con riscatto persino più alto di quello recentemente pattuito. 

Già stasera Jojo sarà a Istanbul a disposizione di Mancini, gli manca ancora la fase di rodaggio e di affiatamento con i nuovi compagni (anche se ad Appiano ha già mostrato ottime cose) ma la folta presenza slava in rosa, senza dimenticare Dejan Stankovic, suo grande estimatore, sarà un vantaggio per farsi trovare pronto all'inizio ufficiale della stagione. L'ex Fiorentina ha battuto la concorrenza di Mohamed Salah, calciatore differente per caratteristiche, più adatto a giocare da ala offensiva rispetto al montenegrino, avvicinatosi nelle ultime stagioni alla porta. Questa scelta di mercato comporta ovviamente delle variazioni all'idea manciniana di proporre un 4-2-3-1, ma al contempo offre al tecnico un calciatore in grado di giocare in un classico 4-3-3 da attaccante esterno o nel più abituale 4-3-1-2 da seconda e, se necessario prima punta (vice Icardi, in altre parole). Senza dimenticare che con Palacio contemporaneamente in campo anche il 4-2-3-1 sarebbe possibile, posizionando El Trenza sulla fascia e il montenegrino alle spalle di Icardi, in alternativa a Hernanes. Già contro il Galatasaray si potrebbe intravedere qualcosa in tal senso.

Insomma, Jovetic non avrà lo spunto e la velocità di Salah, ma oltre a costare decisamente meno nel lungo periodo ha un'esperienza superiore e un curriculum 'italiano' degno di fiducia. E anche tatticamente garantisce la duttilità necessaria a cambiare modulo in corsa, così come piace a Mancini. Gli ingredienti per ritrovarsi in casa un campione a basso costo non mancano. L'importante è che ci sia la salute...
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 02 agosto 2015 alle 15:55
Autore: Redazione FcInterNews.it
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