Il mercato dell'Inter è entrato in pieno ritmo ormai da settimane. Al di là dell'acquisto di Jeison Murillo, completato a inizio 2015, in questa sessione sono arrivati giocatori come Geoffrey Kondogbia, Joao Miranda e Martin Montoya. Ecco quale potrebbe essere il loro impatto sulla squadra di Roberto Mancini, secondo La Statistica, numeri personali alla mano.

I DUE CENTRALI DIFENSIVI: MIRANDA E MURILLO 

L’esperienza di uno dei migliori difensori visti in Europa nelle ultime stagioni (Miranda) e l’esuberanza di un giovane emergente che ha ben figurato in Copa America (Murillo). Secondo le previsioni degli addetti ai lavori, Andrea Ranocchia e Nemanja Vidic rischiano di perdere il posto nella retroguardia a quattro di Mancini. Come sempre quando si parla di difensori, però, i numeri vanno pesati attentamente per fare delle valutazioni a caldo. Abbiamo quindi confrontato i giocatori in questione analizzando le statistiche relative all’ultimo campionato di ognuno, limitatamente ai 90’ di utilizzo e concentrandoci sui dati medi che meglio possono definire il valore di un centrale: tackle completati, palle intercettate, falli commessi, fuorigioco chiamati, disimpegni, dribbling subiti, tiri bloccati e duelli aerei vinti. Le palle recuperate sono sostanzialmente in linea per tutti tranne Miranda. Se gli altri tre oscillano tra i 4,3 e i 4,4 recuperi, il brasiliano si è fermato a 3,5 a match. I dati dell’ex Atletico Madrid, del resto, sono inferiori anche in altri settori. È il peggiore del mazzo per duelli aerei vinti (2,4), palle intercettate (1,6), fuorigioco chiamati (0,2), tiri bloccati (0,4) e percentuale di passaggi compleati (77%). La sua esperienza emerge quando si guarda ai dribbling subiti (nessuno meglio: 0,4) e i disimpegni riusciti (5,5 a match). Ma siamo sicuri che sia abbastanza? Viene da pensare che Miranda sia in leggero calo dopo alcune stagioni eccezionali. Diverso il discorso relativo a Murillo, primo per palle recuperate (4,4) e duelli aerei vinti (3,5), ma competitivo anche per disimpegni (5,8, meglio solo Vidic) e tiri bloccati (0,5). I dati del colombiano sembrano interessanti. Eppure, è bene ricordare un elemento. Nel caso dei difensori, le statistiche rischiano spesso di essere ingannevoli. Gonfiate in fretta dal fatto di aver militato in squadre di bassa classifica (come nel caso di Murillo) e incapaci di leggere gli errori (che dire, ad esempio, dei numeri di Vidic?).

IL PESO IMPALPABILE DI MONTOYA

In prestito annuale (ma con opzione per il rinnovo di un’altra stagione e la possiblità di riscattare il giocatore con 8 milioni di euro) è arrivato dal Barcellona il laterale Martin Montoya. Un terzino destro difficile da valutare per il semplice fatto che sia stato impiegato soltanto in 8 partite di campionato da Luis Enrique. Per mitigare questo fattore, lo abbiamo valutato in base al rendimento nei 90’ di gioco e lo abbiamo paragonato al terzino più utilizzato da Mancini, Danilo D’Ambrosio. La prima parte del confronto verte sui dati medi che riguardano la fase offensiva (cross completati, dribbling riusciti, palle perse, key-passes, assist e tiri effettuati), la seconda quella difensiva (tackle, palle intercettate, falli commessi, disimpegni, dribbling subiti, tiri e cross bloccati). Dal punto di vista offensivo, la spinta di Montoya è stata inferiore a quella di D’Ambrosio, avanti in tutti i settori in modo piuttosto netto. Guardando alla difesa, il discorso è sostanzialmente invariato e Montoya si fa preferire soltanto per la capacità di evitare il dribbling avversario (0,9 a match contro 1,2 per D’Ambrosio). Ma, ancora, non si nota una superiorità dello spagnolo. Quella che emerge soltanto se si guardano i dati relativi ai passaggi. Montoya ha completato l’88,2% dei servizi ai compagni contro il 79,1% di D’Ambrosio, il tutto con una frequenza di 56,4 passaggi a match (l’interista si ferma a 39,7). Il fatto di aver giocato in un sistema molto particolare come quello del Barcellona può aver aiutato Montoya. Passare all’Inter gli permetterà di sbocciare? Qualche dubbio resta.

LA PERLA: KONDOGBIA

Un mese fa avevamo analizzato il possibile arrivo di Yaya Touré. Un’ipotesi non andata in porto per l’Inter, che però si è consolata con il promettentissimo Kondogbia (di cui avevamo parlato alla vigilia di Juventus-Monaco). Il confronto più interessante può essere dunque tra il colpo sfiorato e quello completato a dispetto del Milan, confrontando i giocatori per fase difensiva (tackle, palle intercettate, falli commessi, duelli aerei vinti) e offensiva (dribbling, palle perse, palle filtranti, key-passes, assist, tiri, falli subiti). Emerge immediatamente la diversa natura dei due giocatori. Touré prevale nettamente in fase offensiva, Kondogbia è tremendamente superiore in contenimento. Motivo per cui viene da pensare che il francese potrà essere anche più utile dell’ivoriano, specie per una squadra bisognosa di ritrovare in fretta gli equilibri giusti tra centrocampo e difesa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 luglio 2015 alle 22:12 / Fonte: Elaborazione la Statistica su dati Whoscored
Autore: Redazione FcInterNews.it
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