Giornata di conferenza per Luciano Spalletti nel giorno dell'annuncio della fine del rapporto con la Roma. Il tecnico in conferenza ha voluto chiarire i motivi alla base di questa scelta. Il ds Monchi apre la conferenza con parole al miele per il tecnico: "Annunciamo la fine di questo rapporto, a livello personale è stato un rapporto breve perché sono arrivato da poco, circa un mese, ma molto intenso. Avevo già stima di Spalletti, che è aumentata nel vederlo allenare. I nostri destini magari un giorno si potranno incrociare e tornare a lavorare insieme".

La risposta di Spalletti: "Parole bellissime quelle del ds, anche per me sarà un rimpianto non poter continuare a lavorare con lui. Dopo l'annuncio anche dell'addio di Totti c'è bisogno di personalità forti, persone di riferimento e Monchi ha queste qualità. Magari riuscirà a compattare tutte le componenti della Roma, anche dove non sono riuscito io. E sarà una Roma fortissima. I fischi di domenica? Li ho sentiti ma non li meritavo per il lavoro che ho fatto.

Non vado via perché non riusciamo ad andare oltre il secondo posto, gli allenatori vanno e vengono, io sono una persona per bene e faccio le cose per bene valutando la qualità del lavoro. Faccio questo lavoro da oltre 20 anni, mi fido di me e vado avanti per la mia strada senza ascoltare chi vorrebbe suggerirmi l'inganno per la Roma. E faccio le cose per il bene della Roma, poi sta ad altri giudicare se ho fatto bene o male. A me questa divisione dispiace, forse ho sbagliato qualcosa, secondo me no, ma i fischi non mi sono piaciuti, mi hanno fatto male. E sono sicuro che se incontrassi quelle persone una per una e se queste entrassero nella mia testa quando abbiamo perso con Lione, Lazio, altre partite fondamentali, non avrebbero fischiato. Ma non vado via per quello, la decisione l'ho presa a prescindere, al termine di un percorso. E' un pensiero maturato durante tutto il percorso".

Gli viene chiesto cosa deve pensare il tifoso della Roma con Eusebio Di Francesco verso i giallorossi e Spalletti associato all'Inter che non farà neanche le coppe europee.
"Di Francesco è stato annunciato? Era una trappola o pensavate che fossi un po' coglione? Sono una persona libera e da ora in avanti chiamo chi mi pare. L'idea che si fa la gente sulle mie scelte non mi interessa, ognuno si fa le sue idee. E quello che verrà detto non mi disturba piu' di tanto sebbene quello che si sente dire. Io da qui in avanti comincerò a parlare con quelli che vorranno prendermi come allenatore, apprezzando i miei metodi. Credo sia normale. Se quello che mi viene proposto mi piace, mi organizzo. Se non mi piace, non organizzo nulla".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 maggio 2017 alle 14:09
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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