Luciano Spalletti lancia l'allarme. Il tecnico di Certaldo non ha nascosto la sua preoccupazione nel post-gara con la Roma, quando ha ammesso carenze di carattere in vari elementi della sua rosa (senza specificarne i nomi, ovviamente). "Come la si risolve? Si fa che chi non è da Inter lo metto fuori e non gioca più", ha tagliato a corto l'allenatore a InterTV.

La Gazzetta dello Sport, prendendo spunto proprio da queste esternazioni, spiega: "Suning chiede il ritorno immediato nell’Europa che conta, e lo fa nonostante un mercato finora impalpabile (sia in estate sia in questa finestra invernale), dal canto suo Spalletti inizia allora forse a stufarsi di fare da scudo a tutti, di garantire traguardi che vanno magari oltre il reale valore tecnico della rosa, di recitare in un certo senso la parte dell’«aziendalista» a oltranza. L’attuale bocca da fuoco non basta per mettere al sicuro almeno il quarto posto in campionato, la rosa va completata e migliorata. Spalletti di suo ci ha già messo molto. Il bicchiere mezzo pieno è infatti figlio quasi unicamente della bravura mostrata sul campo proprio dal tecnico toscano: la squadra non ha mai perso negli scontri diretti (4 punti strappati alla Roma, vittoria nel derby, pareggi esterni con Napoli e Juventus, quindi lo 0-0 di San Siro contro la Lazio), dimostra solidità a livello di organizzazione e resta sempre agganciata alla partita anche nei momenti più complicati. Tutti indicatori di un lavoro attento, professionale e all’avanguardia durante la settimana, sia tecnicamente sia dal punto di vista mentale. C’è poi però un preoccupante bicchiere mezzo vuoto: appunto il lunghissimo digiuno di vittorie (l’ultima il 3 dicembre, 5-0 al Chievo); la crisi piena di alcuni uomini-chiave, tipo Perisic e Candreva; le scarse alternative e soprattutto la bassa qualità generale da centrocampo in avanti".

Insomma, tutto ok quando funziona l'idea originale. Ma poi, in caso di ostacoli, non c'è un piano-B e affiorano grosse difficoltà. "Okay il fairplay finanziario, va bene le restrizioni del governo cinese, ma il mancato prestito (oneroso) di Ramires resta per esempio inspiegabile. Il brasiliano vuole la Serie A, Fabio Capello non ha posto veti e il coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports Group Walter Sabatini avrebbe già in mano un paio di soluzioni a centrocampo per lo Jiangsu: bisogna però forse prendere atto che per Suning l’Inter è in questo momento parecchio indietro a livello di gerarchie interne all’azienda", si legge sulla rosea.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 gennaio 2018 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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