Simon Chadwick, Professor of Sport Enterprise alla Salford University di Manchester, grande conoscitore di quello che è l'universo sportivo in Oriente e in modo particolare in Cina, ha rilasciato un'intervista a BlogCalcioCina nel corso della quale ha detto la sua sull'operato del gruppo Suning, il proprietario del pacchetto di maggioranza dell'Inter: "Trovo questa organizzazione molto interessante dato che lavorano nel settore del retail. Suning investe nel calcio per un supporto pubblico e dello stato, è sempre nell’interesse delle compagnie cinesi investire nel settore sportivo per avere un appoggio dall’alto. Suning vende mobile phone, laptop, tv… Investire nel calcio significa creare una integrate corporation, il che non significa solo vendere hardware che permettano al pubblico di visualizzare i contenuti, bensì significa anche generare calcio ed essere parte dell’hardware. Questa è una diversificazione del business, la creazione di un conglomerato e il controllo sulla genesi dell’informazione".

Chadwick fa anche riferimento ad una case history legata proprio all'Inter: "Un’altra cosa da considerare a proposito di Suning è il caso di Trent Sainsbury, un giocatore dello Jiangsu ceduto in prestito all’Inter, entrambi club controllati da Suning. Lo scorso anno si mormorava anche di una possibile acquisizione della Stellar group, la compagnia di procuratori. Quello che in sostanza Suning sta cercando di fare, è controllare il venditore, il compratore e persino l’intermediatore. Credo che questo non abbia precedenti nel mondo del calcio". Infine, manda un suggerimento ai club che vogliono allargare la loro base fan nel colosso asiatico: "Credo che ora i club italiani debbano concentrarsi sulla comunicazione attraverso l’uso dei social media. Tre anni fa abbiamo intervistato 16.000 cinesi che seguono il calcio, e quando gli abbiamo chiesto quale nazionale supportassero oltre la loro, la maggior risposta è stata Germania. Nella mente cinese, il prodotto calcio tedesco è di garanzia assoluta. Vincono la maggior parte delle volte e propongono sempre un bel gioco. Questo per loro è un prodotto di garanzia, non come quello della nazionale inglese. Anche l’Italia fino a 10 anni fa rispettava queste caratteristiche, ora non più. Il prestigio in Cina è estremamente importante e il calcio italiano era famoso in Cina quando anche club come Parma e Sampdoria disputavano finali europee". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 13 febbraio 2017 alle 15:32
Autore: Redazione FcInterNews.it
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