Mercato dal doppio 'botto' quello dell'Inter. Dopo l'arrivo di Lukas Josef Podolski, la società nerazzurra non si è fermata regalando al tecnico Roberto Mancini un ulteriore offensivo: ad Appiano Gentile è Xherdan Shaqiri time, e dopo la panchina nel vittorioso match contro il Genoa il popolo nerazzurro non vede l'ora di vederlo all'opera, magari già nella trasferta di Empoli. La giornata di oggi è dedicata proprio al talento di Gnjilane, che si presenta a stampa, media e tifosi: FcInterNews, presente al centro sportivo Angelo Moratti con i suoi inviati, propone le dichiarazioni del talento ex Basilea e Bayern Monaco.

Apertura riservata al tecnico Roberto Mancini: "Siamo qui per la presentazione di Xherdan, non c'è bisogno di aggiungere tante parole. È un grande giocatore che viene dal Bayern Monaco".

Come mai hai scelto l'Inter? La tua volontà è sempre stata chiara.
"Ho avuto anche altre offerte, ma la mia volontà è sempre stata chiara. Il mister mi ha presentato il progetto, le sue parole mi hanno convinto e ora voglio aiutare il club a tornare ad alti livelli. Nonostante altre opportunità, ho voluto sempre e solo l'Inter".

Che effetto ti ha fatto San Siro, in attesa dell'esordio ufficiale?
"Mi hanno colpito i tifosi al mio arrivo, è stata un'esperienza unica e non la dimenticherò mai. Ricorderò anche i primi passi con tecnico e compagni. Non vedo l'ora di giocare ed esordire".

Cosa hai imparato da giocatori come Ribery e Robben durante la tua esperienza al Bayern Monaco?
"Penso che ogni giocatore sia diverso da un altro, anche se non amo i paragoni. Ognuno ha le proprie caratteristiche, anche se al Bayern Monaco ho avuto la possibilità di giocare con grandi campioni. Cercherò di fare tesoro di quanto acquisito per essere utile qui all'Inter, sperando di tornare a vincere con questa squadra".

Al Bayern Monaco avevi perso il sorriso? Secondo te qual è il tuo colpo migliore?
"Non ero totalmente felice e tutti si sono accorti di questo. Ora voglio tornare a giocare e solo così posso essere felice, potendo dimostrare il mio valore. Ho fame di vincere e voglio tornare a farlo con l'Inter. Le sensazioni sono ottime, sono sicuro che torneremo ad alti livelli".

Quanto sei stato vicino alla Juventus? Il terzo posto è possibile?
"Leggendo i giornali sembra che abbia avuto contatti con tante squadre, ma mio fratello ha lavorato tantissimo. La Juventus, certo, era una delle opzioni. Io però ho voluto solo l'Inter, non vedo l'ora di giocare e il terzo posto è alla nostra portata. Abbiamo fatto punti nel week-end e sono sicuro che potremo tornare in alto".

Hai chiesto informazioni sull'Inter a qualcuno prima di parlare con Mancini?
"Non c'era bisogno di parlare con nessuno, l'Inter è conosciuta da tutti e parla la storia per questo club. L'Inter ha vinto tutto e qui hanno giocato grandi giocatori. Mio fratello ha un buonissimo rapporto con Piero Ausilio, quindi non c'è stato alcun tipo di problema".

Pensi di portare, con il tuo arrivo, più tifosi albanesi allo stadio? Come ti senti fisicamente? Pensi di essere pronto per la prossima partita?
"Mi sono reso conto che i tifosi albanesi dell'Inter sono tanti. Io sono nato in Kosovo, 'gemello' dell'Albania. L'Inter ha tifosi in tutto il mondo e questa è una cosa nota da tempo. I tifosi interisti non sono solo albanesi. Mi sono allenato tutta la settimana con la squadra, spero di giocare e ho sensazioni positive".

Come pensi di affrontare un campionato complicato come quello italiano?
"Nel calcio non si possono fare dei piani personali, noi scendiamo in campo per fare il massimo e vincere. Siamo l'Inter e dobbiamo pensare sempre di raccogliere il massimo. Voglio essere in un club vincente, cercherò di dare il mio contributo. Non sarà facile vincere sempre, ma ci proveremo".

Rummenigge ti ha parlato dell'Inter?
"No, non era necessario parlare con lui. L'Inter è conosciuta da tutti, era chiara la mia volontà e voglio tornare al top con questa maglia".

FcIN - Prima di prendere la decisione definitiva, hai avuto modo di confrontarti con Guardiola? Che differenze hai notato tra il 'Giuseppe Meazza' e l''Allianz Arena'?
"Ho parlato poco con il mister spagnolo, sapevano che la mia volontà era quella di cambiare società. Per quanto riguarda gli stadi, ci sono differenze: San Siro è bellissimo, ma la cosa negativa riguarda il numero degli spettatori in Italia. Spero che le cose possano cambiare con il bel calcio".

I tifosi nerazzurri hanno espresso il proprio entuasiasmo anche attraverso i social network, cosa pensi? Cosa ti affascina del calcio italiano?
"Ausilio mi ha detto tutto, è bello sapere che i tifosi mi abbiano voluto così tanto e mi sono accorto di questo anche contro il Genoa. In Italia non si segna molto come in Bundesliga, ma noi vogliamo fare un bel calcio e cercare di fare il maggior numero di gol".

Nonostante le grandi offerte, cosa ti ha spinto a scegliere l'Inter? Considerando che il calcio italiano sta vivendo un periodo difficile.
"Penso che un giocatore quando sceglie un club consideri anche lo sforzo che è stato fatto da parte del club. Anche questo mi ha portato a scegliere l'Inter. Avevo voglia di cambiare Paese, ma adesso contano i risultati per portare nuovamente l'Inter al top".

Esterno o trequartista nel 4-2-3-1: qual è la 'zolla' preferita?
"Al Bayern ho dimostrato la mia duttilità, ora starà a Mancini scegliere il ruolo migliore per me. Personalmente preferisco la 'zolla' da trequartista, ma qualsiasi posizione va benissimo".

Sezione: Copertina / Data: Mer 14 gennaio 2015 alle 13:35 / Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dagli inviati al centro sportivo Angelo Moratti Fabio Costantino e Christian Liotta
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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