È guerra totale. Non solo tra la Fiorentina e Mohamed Salah, ma anche tra la Fiorentina e l’Inter. La Gazzetta dello Sport analizza le ultime legate al caso dell’attaccante egiziano. Il club nerazzurro ha già l’accordo di massima con il Chelsea, club detentore del cartellino del calciatore, ma i viola non ci stanno e hanno inviato perciò una lettera di diffida al club nerazzurro. Una svolta che potrebbe far prendere alla vicenda una piega lunghissima. Il quotidiano, però, spiega il retroscena che potrebbe accelerare la vicenda: 

“L’Inter è disposta a prendere Salah subito con la consueta formula mascherata del prestito con obbligo di riscatto, un obbligo che potrebbe scattare anche alla primissima presenza, quindi una situazione più formale che altro. Il prezzo del giocatore, però, è aumentato: non più 18 milioni (quelli che erano stati pattuiti con la Fiorentina, 16+2 di bonus) ma 20 totali per il semplice fatto che in questi sei mesi Salah ha mostrato quelle capacità che coi Blues quasi mai si erano viste. Prezzo che sale quindi, ma l’Inter di oggi non vuole più perdere il treno con l’alta classifica e fa all-in, in un modo o nell’altro. Al giocatore, sempre in base a questo accordo di massima, sarebbe stato proposto un contratto di 4 anni e mezzo (quindi fino al 2020) a 3 milioni di euro più bonus legati a traguardi individuali e di squadra (dai gol alle presenze alla qualificazione in Champions fino allo scudetto). Insomma, in linea di massima l’Inter va dritta per la propria strada, fermo restando che c’è sempre la Roma sullo sfondo e pure alcuni altri club europei. Ma c’è soprattutto la Fiorentina: che non vuole mollare perché si sente perfettamente dalla parte della ragione”.

E il Chelsea? Per ora non commenta. I Blues si sentono proprietari del calciatore al punto da poter trattare senza problemi la sua cessione con altri club. José Mourinho, dal canto suo, non vede l’ora di liberarsi nuovamente del giocatore. Insomma, in questo momento il calciatore sarebbe di proprietà del Chelsea, ma i viola continuano a minacciare le provvedimenti disciplinari se il 13 luglio non si presenterà per le visite di mediche pre ritiro. Una vicenda intricata, destinata a far discutere ancora a lungo.

Sezione: Copertina / Data: Dom 05 luglio 2015 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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