Sabatini: "Un mio addio? Aspetto gli eventi, non voglio fare confusione"

Uscendo dalla sede dell'Inter in Corso Vittorio Emanuele II, a Milano, Walter Sabatini ha chiarito di fronte ai cronisti presenti la sua posizione in merito alle voci circolate nelle scorse ore circa una sua possibile, e sempre più probabile, rinuncia al ruolo di coordinatore tecnico di Suning Sports: "Stiamo parlando in un clima di totale serenità, però è meglio che non mi facciate questa domanda perché devo aspettare gli eventi e le partite dell'Inter - ha esordito il dirigente di Marsciano -. I giocatori devono stare quieti, ma battaglieri perché l'Inter ha un grande traguardo da dover raggiungere, quindi non voglio fare confusione. Mi aspetto che l'Inter faccia l'Inter come ha dimostrato nelle ultime partite e che possa giocare bene e vincere le partite che deve vincere. (La Champions ndr) sarebbe una consolazione per un'esperienza non esaltante in generale. Stiamo discutendo in un clima di totale comprensione reciproca, fatto salvo che l'Inter è l'Inter e sarebbe stato bello costruire una storia un pochino più consistente. Perché parlo al passato? Non me ne sono reso conto, sono molto distratto se è successo questo: voi fate il vostro lavoro, io non posso venire qui a fare il ciarlatano dicendo una cosa che poi tra mezzora verrà smentita dai fatti. Non fatemi altre domande. Spalletti? Auspico possa rimanere non solo l'anno prossimo, ma fare un quinquennio come si deve perché è un grande tecnico che merita di vincere trofei con questo club". 

Poi, sulla decisione di Capello di dire addio al Jiangsu, Sabatini aggiunge: "C'era scarsa identità di vedute sulle cose fatte, quindi Capello ha chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto in un clima di serenità perché Suning ha apprezzato il lavoro fatto da Fabio, la sua maestria e la sua esperienza nel tirare fuori la squadra da una situazione di classifica difficile. Tutto si è svolto nel rispetto dei ruoli e della storia. A livello personale come valuto questo insuccesso? Pensate che quando un calciatore sbaglia uno stop io mi faccio un processo". 

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