Lunghissima intervista di Walter Veltroni a Walter Sabatini sul Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle parole del coordinatore dell'area tecnica di Suning.

Sabatini, perché luglio è per lei il mese più difficile? 
"Perché ho sempre la sensazione che avrei potuto fare meglio. E’ l’identico stato d’animo che si ha quando al liceo devi fare la traduzione di latino o il compito di matematica e mancano cinque minuti al suono della campanella". 

Lei ha lavorato con gli americani, ora con i cinesi e prima con Zamparini e altri. Quali sono le differenze tra queste proprietà? 
"Ho avuto il presidente padrone, il presidente divora allenatori, il presidente proprietario assoluto. Ho avuto Gaucci, Zamparini, lo stesso Lotito. Però devo dire che quando mi trovo in un rapporto diretto, anche se conflittuale, mi trovo comunque bene. Con gli altri i rapporti sono più complicati perché richiedono una comunicazione costante, fatta di tecnicismi, di piccoli racconti, di una sorta di resoconto quotidiano che non sono capace di fare neanche con me stesso. E’ molto più complicata la relazione con la proprietà straniera. Il problema è che noi abbiamo la presunzione di pensare che la nostra cultura occidentale, il nostro modo di vedere, inquadrare un problema, decidere sia quello più giusto, persino l’unico. E a volte uno prova un disagio enorme, non capisce i silenzi, le mancate risposte. Sto cercando di comprendere come i cinesi si mettono in rapporto con la vita e le cose per capire come poi affronteranno i problemi del calcio".  

Cosa serve all’Inter per tornare l’Inter? 
"Intanto, come giustamente ha sottolineato Spalletti, serve un pensiero e un orgoglio di appartenenza. Chi gioca in nerazzurro deve sempre ricordare cosa è realmente l’Inter nel panorama internazionale. La rosa è fatta di tutti buoni calciatori, ma forse la caratterizzazione è mancata e con essa l’integrazione tatticamente giusta. Prima di tutto dobbiamo lavorare su questo. Se ci riusciremo faremo bene, anche se sarà una campagna acquisti molto difficile". 

Perché difficile? 
"Perché si sta vivendo dentro una bolla speculativa molto pericolosa. Oggi, per i calciatori in Italia, girano dei prezzi insostenibili. Quando scatta una clausola da 220 milioni, nonostante possa riguardare un top player, si produce un effetto che droga tutti i prezzi". 

C’è qualcosa di vero nell’interesse dell’Inter per Kroos o è una balla ? 
"Una balla. E’ un’ipotesi che non ha nessun fondamento. E’ un auspicio dei giornali del Nord, ma non ha nessun fondamento". 

C’è un top player del calcio mondiale che lei pensa possa venire in Italia? 
"No. Nessuna società italiana ha la forza di farlo. Noi dobbiamo lavorare su altro livello, su un secondo mercato e individuare il talento prima. Una volta affermato e conclamato, non viene più. E’ così". 
  
Chi vincerà lo scudetto? 
"Il Napoli". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 luglio 2017 alle 08:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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