In una delle giornate più infauste dell’era post-Triplete, l’Inter volta definitivamente pagina: fuori Stefano Pioli, dentro Walter Sabatini. Due annunci tanto rimarchevoli quanto emblematici, arrivati entrambi a poche ore di distanza una settimana fa, un primo ma importante segnale di scossa tra le mura di Corso Vittorio Emanuele. Un pugno di ferro che si fa (finalmente) sentire, proveniente direttamente da Nanchino, la sede del gruppo Suning, diretto interessato e macchina funzionale del progetto Inter. Walter Sabatini non diventa soltanto l’uomo-mercato nerazzurro, bensì il nuovo coordinatore tecnico del Suning Sports Group, ovvero dei due club (Inter e Jiangsu Suning) di proprietà di Zhang Jindong. Due realtà completamente diverse, anzi, totalmente opposte, con le quali l’ex-dirigente della Roma dovrà prendere contatto per poi cercare di bilanciare nel giusto modo questi due grandi compiti a cui è stato chiamato. Sabatini ha effettuato in questi giorni una visita in Cina, luogo cardine del progetto Suning, dove è stato ufficialmente presentato ed ha avuto modo di venire a contatto con i vertici della cordata asiatica attualmente proprietaria dell’Inter. Ed è atteso, proprio nei prossimi giorni, anche un sopralluogo ad Appiano.

MAGO DELLE PLUSVALENZE – Da grande uomo-mercato, Walter Sabatini nel suo passato ha portato a termine trattative passate alla storia delle squadre per cui ha lavorato. Il dirigente, infatti, si è rivelato un vero e proprio top-player del ruolo, rivelandosi qualificato a scovare nuovi talenti in giro per il mondo e a destinarli (vendendoli a cifre monstre) nel panorama calcistico internazionale. Come quando, ai tempi del Palermo, ha ceduto Javier Pastore al PSG per la cifra di 43 milioni di euro dopo averlo fatto arrivare in Sicilia per 6,5 milioni due anni prima. Grandi affari anche alla Lazio, dove Sabatini ha avuto il merito di scoprire giocatori come Kolarov (acquistato per 800mila euro, venduto a 23 milioni) e Lichtsteiner (arrivato per 1 milione, ceduto a 10). Ma l’apice del suo successo è stato raggiunto alla Roma, società con la quale è stato legato fino a poche settimane fa: straordinarie le operazioni legate a Lamela (acquistato per 17 milioni, via a 35), Marquinhos (da 7 a 32 milioni), Pjanic (arrivato dal Lione per 11 milioni, approdato alla Juve per 32 tramite clausola rescissoria) e Benatia (dagli 11 pagati all’Udinese ai 30 incassati dalla cessione al Bayern). Da aggiungere, peraltro, acquisti come quello di Perotti dal Genoa (pagato solo 1 milione di euro) e Nainggolan dal Cagliari (18 milioni).

MERCATO ESTIVO – Anche in ottica Inter, su questo aspetto potrebbe farsi sentire l’impronta di Sabatini: la politica del nuovo coordinatore tecnico, infatti, sarà quella di puntare in primis sui giovani ed approfittare delle offerte per i big nerazzurri finiti sotto la lente d’ingrandimento delle grandi d’Europa. A netto dei pochissimi incedibili (Icardi, Gagliardini, Perisic e Joao Mario), qualora arrivassero offerte importanti per alcuni prezzi pregiati della Beneamata, il club meneghino potrebbe non desistere. Assai plausibile, infatti, che in estate venga sacrificato almeno un big per dare il via libera alle operazioni in entrata: il futuro di Brozovic, Banega e Murillo resta ancora un’incognita, ma questi non sono i soli ad avere molte contendenti. Se Suning avrà la possibilità di incassare per alimentare le potenzialità economiche di rinforzare la squadra, coglierà l’occasione per dire addio ad alcuni componenti della rosa. Con Walter Sabatini che, d’ora in poi, sarà la nuova voce di Suning. Ed avrà un’importanza notevole nelle prossime operazioni di mercato nerazzurre.

Andrea Pontone

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 18 maggio 2017 alle 14:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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