Le aspettative ingigantite, le ironie sul costo del cartellino, gli sberleffi, i dubbi e ora la rinascita. Geoffrey Kondogbia è cresciuto tantissimo da quando in panchina c'è Stefano Pioli: un'avanzata evidente verso un livello di prestazione decisamente convincente. L'ex Monaco si è preso l'Inter, come sottolinea oggi anche la Gazzetta dello Sport, assieme all'altro grande giovane, ovvero Roberto Gagliardini. "Nelle tre gare in cui hanno giocato insieme dall’inizio, le Twin towers (sfiorano entrambi l’1.90 di altezza) in effetti hanno fatto molto bene - si legge -. Tenendo alto il baricentro della squadra con un pressing continuo e riproponendo subito l’azione. I due a turno si sganciano (più spesso Gagliardini) e si coprono le spalle. Propositivi e aggressivi. La trasformazione di Geoffrey però è passata soprattutto dalla fase di costruzione. Ora è molto più preciso nei passaggi e nelle verticalizzazioni. Ha ridotto i fronzoli, anche se in ogni gara ci mette un tocco no look (guardando da un’altra parte) e una ruleta, la piroetta toccando il pallone con la suola che tanto piace ai giovani francesi orfani dello Zidane calciatore. A voler cercare il pelo nell’uovo, Kondo dovrebbe credere di più nel suo piede destro. Anche se nelle ultime uscite ha tentato addirittura la conclusione, trovando pure un palo contro la Lazio".

Insomma, decisamente un altro giocatore rispetto a quello talvolta timido (con Mancini) e spesso dannoso (con De Boer). "Che Kondogbia avesse un talento ancora inespresso del resto lo avevano capito soprattutto i club inglesi, che sarebbero pronti a sborsare oltre 25 milioni di euro - ricorda la rosea -. Cifra che non solo permetterebbe all’Inter di fare una plusvalenza, considerando gli ammortamenti, ma anche di mettere a posto i propri conti prima del 30 giugno, quando per gli accordi con l’Uefa in chiave fairplay finanziario bisognerà raggiungere il saldo zero". Ma Suning non si sogna di vendere questo 'nuovo' Kondogbia. E se qualcuno sarà ceduto, non sarà lui.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 febbraio 2017 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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